Elezioni Ue Cna, un decalogo per i candidati

In vista delle prossime votazioni la confederazione ha stilato una lista di temi da portare all’attenzione del mondo politico

Elezioni Ue Cna, un decalogo per i candidati

Elezioni Ue Cna, un decalogo per i candidati

Già da qualche settimana, la campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni amministrative è ufficialmente entrata nel vivo, coinvolgendo da vicino imprenditori e cittadini.

Eppure, al di là del rinnovo delle amministrazioni locali, l’appuntamento elettorale di sabato 8 e

domenica 9 giugno rappresenterà un’occasione preziosa per esercitare il proprio diritto di voto anche per le elezioni del Parlamento Europeo, che con le nomine dei 76 rappresentanti italiani contribuiranno a delineare l’indirizzo strategico dell’Unione Europea nei prossimi 5 anni.

"La Cna vede nell’Ue un punto di riferimento per lo sviluppo economico del territorio e della

piccola e media impresa - dichiarano Arianna Trillini e Francesco Balloni, presidente e direttore della CNA di Ascoli - con cui dialogare per partecipare attivamente alle sfide del prossimo futuro". La Cna ha stilato un decalogo con le priorità da portare all’attenzione: dall’impegno sul piano della sostenibilità al rispetto delle regole di concorrenza passando per la valorizzazione delle eccellenze dell’artigianato.

Nel mese di marzo sono state stimate 1.260 entrate nel mondo del lavoro, concentrate nel 64% dei casi nel settore dei servizi. Il dato più preoccupante, però, riguarda le aspettative degli imprenditori, che in un caso su due prevedono difficoltà nell’individuare i profili desiderati, motivando così l’esiguo 15% di aziende che hanno in programma nuove assunzioni.

Anche in quest’ottica, la rinascita dei territori e delle piccole imprese non può prescindere dal

completamento delle infrastrutture, dalla banda larga al trasporto, e dal rafforzamento di politiche volte a superare squilibri sociali, culturali ed economici, anche attraverso programmi di formazione e corridoi professionali. Sarà indispensabile, inoltre, favorire l’accesso ai prestiti bancari e superare l’attuale definizione di Pmi, che ad oggi comprende la quasi totalità della aziende europee, valorizzando le differenze tra le attività con personale ridotto e realtà con decine di addetti a disposizione.

L’ultimo punto, infine, riguarda la costante interlocuzione tra parlamentari europei e forze sociali italiane. In questo senso, Cna auspica che una partecipazione significativa alle prossime elezioni alimenti un clima di maggiore collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria e cittadini.