Famiglie, stangata Tari. C’è anche il saldo 2023

Le bollette della tassa sui rifiuti stanno arrivando in questi giorni con un aumento. Entro il 30 aprile va pagata la prima rata.

Famiglie, stangata Tari. C’è anche il saldo 2023

Famiglie, stangata Tari. C’è anche il saldo 2023

L’aumento della Tari si fa sentire e i cittadini protestano. Le conseguenze delle scelte operate nel corso dell’ultimo anno hanno già iniziato a produrre i propri effetti nei confronti delle famiglie ascolane, molte già in difficoltà da tempo per gli effetti delle vicende sociali che hanno visto una serie di conseguenze negative finite per andare ad intaccare il portafoglio dei residenti. Sicuramente non una delle scelte migliori da attuare in un momento storico dove la stessa società ascolana sta vedendo da mesi una preoccupante crescita della percentuale di povertà. Fronte al quale Diocesi, Caritas e le varie associazioni cittadine di volontariato continuano a mettere in atto un’azione costante offrendo una serie di servizi imprescindibili. I dati degli ultimi tempi sono drammatici con più di un ascolano povero su dieci. E il nuovo andamento sociale inizia a mettere sempre più di paura con tante persone alle prese con serie difficoltà nel potersi curare. Se da un lato l’Arengo negli ultimi anni è intervenuto con dei bonus relativi ad affitti e bollette, dall’altro però si è scelta una linea differente per quanto riguarda invece la tassa sui rifiuti. Una decisione oggi finita per non essere condivisa da parecchi.

Nel corso del 2023 infatti era stato applicato un aumento del 3,7% rispetto all’anno precedente comportando per molti un ulteriore aggravamento della propria economia familiare. In consiglio comunale seguì un’accesa diatriba tra maggioranza e opposizione che poi venne reputata necessaria a seguito del piano economico finanziario di Ascoli servizi validato dall’Ata. Il quale includeva anche l’inserimento di costi straordinari derivanti dal conferimento dei rifiuti indifferenziati fuori bacino. Tra i banchi dell’opposizione a contestare maggiormente la strada percorsa fu soprattutto il consigliere Francesco Ameli (Pd) che propose "un’esenzione della tassa sui rifiuti per i commercianti finiti per essere penalizzati dai tanti cantieri presenti a causa dei lavori pubblici". Esenzione Tari invece che l’Arengo rivolse nei confronti di chi ha deciso di venire ad abitare sotto le cento torri avendo un Isee inferiore ai 30mila euro annui. Proprio il prossimo 30 aprile scadranno i termini per pagare la prima rata di acconto 2024 e saldare la quota relativa al 2023. Una spesa che metterà nuovamente in difficoltà molti utenti. Soprattutto coloro che fanno già salti mortali per arrivare a fatica alla fine del mese.

Massimiliano Mariotti