Festa grande per la cooperativa On the road

Da trent’anni con gli ultimi: "Tutto è nato da un piccolo gruppo di volontari per aiutare le donne che si prostituivano sulla Bonifica"

Festa grande per la cooperativa On the road

Festa grande per la cooperativa On the road

La cooperativa sociale On the road ha festeggiato venerdì i trenta anni della sua preziosa attività sul territorio a cavallo fra Marche, Abruzzo e Molise, occupandosi principalmente di tutela dei diritti umani e civili di donne, uomini e bambini. In particolar modo nel campo della tratta e sfruttamento, inclusione migranti, povertà estrema, violenza di genere, servizi al lavoro e formazione professionale. In tutte queste aree promuove percorsi di inclusione sociale con la convinzione che il lavoro portato avanti anche in ottica di rete con gli enti pubblici e le organizzazioni che operano nei territori interessati, possa contribuire a costruire una comunità più aperta, solidale e consapevole. On the road è nato con un piccolo gruppo di volontari che trenta anni fa decise di scendere in strada per offrire supporto alle donne vittime di tratta che si prostituivano lungo la Bonifica del Tronto e di strada, in 30 anni, ne ha fatta davvero tanta. Venerdì, dopo l’assemblea dei soci, in cui è stato approvato il bilancio d’esercizio e il bilancio sociale, i membri della cooperativa hanno festeggiato l’evento. "Nell’anno trascorso, si è reso necessario interrogarsi sul senso di essere Cooperativa, sul senso di essere On the Road; interrogarsi sulla natura del nostro coinvolgimento come soci e socie, lavoratori e lavoratrici, persone, in relazione ad una realtà sociale in repentino mutamento e di un panorama istituzionale che ha inciso fortemente sui nostri equilibri interni – affermano i vertici di On the Road - I fenomeni sociali mutano, aumenta la complessità e la capacità di una realtà, medio-piccola come la nostra, di mantenere invariata la propria vision in un’economia sociale che può rivelare dinamiche ostili anche nel perseguimento degli obiettivi più nobili. Ogni scelta è stata una sfida ed una scommessa. La sostenibilità economica di un approccio etico al lavoro e alla realtà, richiede sforzi non tanto organizzativi, quanto più profondamente incardinati nella motivazione individuale, nell’adesione a un progetto comune di resistenza, di collaborazione, di coesione. Mai come quest’anno si è reso necessario quantificare il peso di questa adesione come fattore determinante di un buon esito. Una scommessa vinta grazie al peso di tutto quello che ciascuno di noi ha saputo dare oltre il confine del proprio ruolo professionale: fiducia, sostegno, collaborazione. Ora, l’augurio per On the Road è di continuare a vivere ogni giorno in profonda connessione con i propri valori. Pensare il domani, pensarlo nuovo e fatto di equità e diritti, alimenta la nostra visione del futuro". Marcello Iezzi