Fiume inquinato, bufera in Consiglio

Il gruppo Progetto Paese abbandona i banchi consiliari a Ripatransone dopo il mancato inserimento all'ordine del giorno di una "Costituzione parte civile nel procedimento per reati ambientali". Il fiume Tesino soffre di un grave inquinamento, è il momento di prendere posizione e di prendersi responsabilità per tutelare la salute dei cittadini.

A Ripatransone il gruppo Progetto Paese abbandona i banchi consiliari dopo il mancato inserimento all’ordine del giorno della "Costituzione parte civile nel procedimento per reati ambientali, Impianto di depurazione delle acque reflue a Santa Maria Goretti, di proprietà della Ciip e gestito dalla Picena Depur Scarl". "Da anni il fiume Tesino soffre di un grave problema – lamenta l’opposizione – il carico inquinante delle acque ben oltre i limiti consentiti per l’inefficienza del depuratore a seguito di controlli effettuati dalle Autorità competenti, tanto che è stata presentata una interrogazione parlamentare, dopo la lunga battaglia di Eliano D’Angelo di Obiettivi Comuni per Offida. Il 24 marzo ci sarà la prima udienza penale, il problema è serio se si pensa che l’acqua del Tesino viene utilizzata dagli agricoltori della vallata per irrigare i campi, dove si coltiva frutta e verdura per le nostre tavole. E’ il momento di prendere posizione, non è questione di poco conto parliamo di reati ambientali e come amministratori è ora di prendersi certe responsabilità, fra cui quella della tutela della salute del cittadino".