I gioielli in vetrina. Giornate di Primavera, buona la prima: subito tanti visitatori

In città è stata particolarmente apprezzata la mostra a Palazzo Bazzani dove sono state esposte le opere di ‘Arte e seduzione: i manifesti pubblicitari dell’Anisetta Meletti raccontano il Novecento’.

I gioielli in vetrina. Giornate di Primavera, buona la prima: subito tanti visitatori

I gioielli in vetrina. Giornate di Primavera, buona la prima: subito tanti visitatori

E’ stata come al solito un grande successo la prima delle due ‘Giornate Fai di Primavera’, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio storico, culturale e paesaggistico d’Italia. Complice la bella giornata di sole, i siti aperti dai volontari del Fai sono stati presi d’assalto da turisti, appassionati ma anche dai semplici cittadini curiosi di conoscere i tesori nascosti nel proprio territorio. Un weekend che, solo nelle Marche, permetterà di visitare 60 siti (distribuiti in 31 località), molti dei quali chiusi abitualmente al pubblico. Ad Ascoli è stata particolarmente apprezzata la mostra allestita a Palazzo Bazzani dove sono state esposte le opere di ‘Arte e seduzione: i manifesti pubblicitari dell’Anisetta Meletti raccontano il Novecento’. Nel Palazzo che ospitava la Cassa di Risparmio in corso Mazzini infatti sono stati tanti anche gli ascolani che hanno voluto rivivere gli anni passati attraverso le immagini pubblicitarie dell’Anisetta Meletti. Le visite sono state curate dagli apprendisti ‘Ciceroni’ dell’istituto tecnico ‘G. Mazzocchi’ turistico e linguistico di Ascoli. Gli stessi studenti che hanno poi accompagnato i visitatori alla scoperta della bella mostra allestita a Palazzo dei Capitani del Popolo con una serie di opere del Maestro Omar Galliani, appositamente ideate per la rassegna e dedicate al tema della Sibilla. Gli appassionati si sono poi accalcati all’ingresso della Pinacoteca Civica per ammirare il Trittico di Valle Castellana di Carlo Crivelli, in corso di restauro. Una operazione di recupero del capolavoro di Crivelli che sta avvenendo proprio nelle sale del secondo piano del Palazzo dell’Arengo. Databile intorno al 1472 circa, il Trittico di Valle Castellana è un dipinto a tempera e oro su tavola e rappresenta una delle più importanti testimonianze lasciate dall’artista veneziano durante il suo soggiorno ascolano. Realizzato per la Chiesa di Santa Maria Assunta a San Vito di Valle Castellana è in fase di restauro e si può scoprire da vicino con i tecnici dell’Art&Co dell’Università di Camerino, che hanno effettuato le indagini diagnostiche preliminari, gli interventi di risanamento sull’opera con il celebre San Sebastiano vestito secondo la moda del tempo.

Le visite sono curate dagli apprendisti ‘Ciceroni’ del Liceo Classico ‘Stabili’ e del Liceo Artistico ‘Licini’. Sempre gli studenti di questi due istituti sono infine le guide alle Tombe Monumentali del Cimitero di Ascoli. Il cimitero ascolano, contiene infatti molte opere d’arte realizzate da valenti architetti e scultori e la memoria di illustri personaggi della vita cittadina, molti dei quali accolti nel Tempio della Fama o Famedio, realizzato nel 1896 su progetto dell’Ingegner Enrico Cesari. Nel 1920 il Cimitero è stato di nuovo ampliato su progetto dell’architetto Umberto Pierpaoli che ha realizzato anche molte tombe tra le più rappresentative che presentano sculture, bassorilievi, e decorazioni realizzati da valenti artisti. Insomma, davvero una bella varietà di siti riscoperti, in attesa della replica in programma oggi per la seconda delle Giornate Fai di Primavera.

Valerio Rosa