’I giovani dell’arte’. Al liceo Preziotti-Licini sempre belle sorprese

Una scuola che è sempre una sorpresa. Parliamo del Liceo Artistico Preziotti-Licini, di Fermo. Occorrerebbe organizzare una visita al mese...

Una scuola che è sempre una sorpresa. Parliamo del Liceo Artistico Preziotti-Licini, di Fermo. Occorrerebbe organizzare una visita al mese per osservare e gustare il lavoro dei ragazzi e dei loro docenti. Per l’occasione del Presepe vivente alle Cisterne romane, gli studenti hanno realizzato otto dipinti riguardanti altrettante Natività. Sotto gli occhi scrupolosi delle professoresse Postacchini e Mignini, lo hanno fatto usando i sistemi di pittura e formazione dei colori tipici del Quattrocento. Sabato scorso, lungo una parete del primo piano del Liceo, accanto alle Natività tornate in Istituto, sono stati esposti i quadri che avevano come tema Le Mani: una serie di dipinti di mani che si toccano, accarezzano, si accarezzano e si congiungono. Ancora un grande lavoro. Ma non è tutto. Perché sbirciando sbirciando ci siamo accorti di un’altra serie di dipinti centrati sulla città di Fermo: particolari di questa città rivisti e ritoccati dai ragazzi che hanno fatto uso di colori forti e accattivanti. C’è la Sala del Mappamondo un po’ meno austera di quel che è, ma sempre con addosso il fascino dei secoli; ci sono le Cisterne romane dove il colore giallo stacca dal marrone del pavimento, dal blu delle acque che contenevano un tempo, e dalle arcate che vanno dal porpora al rosso sangue; c’è il Palazzo dei Priori dalla facciata di un giallo che colpisce e dalle rosse finestre accanto alle quali campeggia il blu del Papa Tosto (Sisto V ovvero Felice di Peretto); c’è una Fermo coloratissima e colta probabilmente da sud, con il Girfalco e il Duomo che sovrastano la città, e dietro cui splende un’enorme luna gialla; e c’è infine la Sala dell’Orso del Museo Polari Zavatti di Fermo, con il bianco candido dell’animale che accoglie i visitatori da una parete di una delle grandi sale. I dipinti sono diventati cartoline per visitatori e turisti. Titolo delle opere: Storytelling Skills: dall’arte alla Realtà aumentata. Un bel lavoro di cui è bene citare gli autori: Gaia Morelli, Alissa Catalini, Valeria Zampieri, Giulio Tesorati, Elisa Lupi. E mentre ce ne andiamo, nei laboratori di oreficeria s’iniziano gli interventi sui gioielli quattrocenteschi che indosseranno le dame della Cavalcata dell’Assunta la prossima estate. Prossimamente racconteremo dei laboratori di scultura, dove già abbiamo intravisto all’opera ragazzi ed insegnanti. Raccogliamo anche qualche voce che chiede il rilancio dei laboratori. Come dire: teoria sì ma pratica di più. A ragione.

Adolfo Leoni