I sindacati in piazza: "Basta morti sul lavoro. Legalità fondamentale nell’area del terremoto"

Sono stati un centinaio i lavoratori che intorno alle 10 si sono ritrovati in piazza Arringo al fianco di Cgil e Uil: "Con il Prefetto abbiamo trattato anche il delicato tema dei redditi dei lavoratori da tutelare".

I sindacati in piazza: "Basta morti sul lavoro. Legalità fondamentale nell’area del terremoto"

I sindacati in piazza: "Basta morti sul lavoro. Legalità fondamentale nell’area del terremoto"

Anche ad Ascoli ieri mattina Cgil e Uil sono scese in piazza per dare vita al presidio allestito e dire basta al terribile fenomeno delle morti sul lavoro. Le sigle ancora una volta hanno voluto rivendicare una maggior tutela di salute e sicurezza. Sono stati un centinaio i lavoratori che intorno alle 10 si sono ritrovati in piazza Arringo. Lo sciopero generale di 4 ore era stato esteso ad 8 a seguito dei drammatici fatti della centrale idroelettrica di Bargi. A seguire i rappresentanti delle sezioni locali di Cgil e Uil hanno incontrato il Prefetto per un confronto sulla situazione che riguarda il territorio ascolano.

"Abbiamo presentato al Prefetto le motivazioni di questo sciopero generale che avevamo deciso di estendere da 4 a 8 ore anche nelle Marche proprio dopo l’ennesima tragedia – spiega Barbara Nicolai, segretaria Cgil Ascoli –, stavolta avvenuta a Bologna. Le nostre rivendicazioni sono state quelle legate a salute e sicurezza che non possono mancare sui luoghi di lavoro. Abbiamo trattato anche il delicato tema dei redditi dei lavoratori che devono essere tutelati. Il Prefetto è stato molto disponibile e ci ha ascoltato, indicando che poi invierà una relazione al Ministero. Insieme è stato affrontato anche il discorso basato sulla legalità che dovrà animare l’intera opera di ricostruzione che sta riguardando le nostre zone colpite dal sisma. Tutto nell’ottica di prevenire e contrastare eventuali infiltrazioni di stampo mafioso all’interno dei cantieri. Per la risoluzione delle problematiche che stiamo vivendo sarà necessario il coinvolgimento di tutti. Rivestirà una certa importanza anche il riconoscimento dei ruoli tecnici all’interno delle aziende. L’incontro è stato proficuo e ci auguriamo che aver parlato di salute e sicurezza possa essere proficuo soprattutto in tema di prevenzione".

Le manifestazioni messe in campo rientrano all’interno di un percorso che Cgil e Uil porteranno avanti anche per quanto concerne una giusta riforma fiscale e lo sviluppo di un nuovo modello sociale di fare impresa. I lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non arrivare al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva si attesta sui 90 miliardi all’anno. Al tempo stesso la delega che il governo sta applicando anziché combattere l’evasione fiscale e contributiva, finisce per introdurre nuove sanatorie, condoni e concordati. Tra l’altro senza tassare gli extraprofitti e favorendo le rendite sia finanziarie che immobiliari.

Invertire la rotta passa per la promuovere di un fisco progressivo, abolendo la flat tax ed estendendo la base imponibile dell’Irpef a tutti i redditi. L’obiettivo dei sindacati è rimettere al centro delle politiche economico-sociali del governo e delle imprese il valore del lavoro.

Massimiliano Mariotti