Il nuovo semaforo intelligente all’incrocio con Montesecco

Farà scattare il rosso sulla Ss 16 ogni colta che dalla collina si avvincierà un’auto che deve attraversare.

Il nuovo semaforo intelligente all’incrocio con Montesecco

Il nuovo semaforo intelligente all’incrocio con Montesecco

E’ arrivato il nuovo semaforo, il nono nel comune di Grottammare, in circa 4 Km di statale Adriatica. Sarà a Spirale, vale a dire un semaforo "intelligente" che farà scattare il rosso sulla Ss16 ogni volta che dalla collina di Montesecco si avvicina un’auto che deve attraversare la strada. Sulla carta non dovrebbe causare consistenti rallentamenti alla viabilità sulla via di grande comunicazione: la sola, oltre all’autostrada. Però quel tratto è considerato centro urbano, quindi occorrono tutte le misure di prevenzione e sicurezza. Funzionerà come quello a nord sul fosso S. Lucia, che spesso crea file, come le file le provoca il semaforo a chiamata per i pedoni all’incrocio con via Marche. Nove semafori in 4 chilometri, uno ogni 450 metri circa con due Photored e nessuna sincronizzazione. Una vera e propria "diga" per chi deve attraversare la città da nord a sud e viceversa. Talvolta per coprire quella distanza non basta un quarto d’ora. Incolonnamenti nella maggior parte dei casi inutili che provocano consumi di carburante e soprattutto inquinamento lungo tutta la fascia costiera. Si montano semafori e non si progettano rotatorie, facendo qualche piccolo esproprio e ancora peggio senza programmazione, poiché al posto del nuovo semaforo in zona La Fornace, se qualcuno avesse pensato prima ad espropriare un frustolo di terreno a monte della nazionale, così come all’incrocio di via Marche, oggi la viabilità avrebbe una fisionomia diversa. Ma non è tutto. Se aggiungiamo altri nove semafori da Porto d’Ascoli a San Benedetto, la frittata è fatta: 18 semafori in circa 10 km, media un semaforo ogni 550 metri, tempo di percorrenza media non meno di mezz’ora con traffico regolare e anche in questo caso senza alcuna sincronizzazione. In estate e in caso di chiusura dell’autostrada i tempi possono raddoppiare.

Marcello Iezzi