In Umbria per farla finita Salvato dai carabinieri

Grande preoccupazione per un professionista ascolano a Foligno

In Umbria per farla finita  Salvato dai carabinieri

In Umbria per farla finita Salvato dai carabinieri

Una insopportabile sofferenza interiore e tale da spingerlo ad allontanarsi dalla sua abitazione ad Ascoli per rifugiarsi a Foligno dove ha messo in atto una serie di episodi di autolesionismo che ne hanno messo in pericolo la vita; finché non è stato individuato e ricoverato in regime di Tso che lui stesso, in un momento di ritrovata lucidità, avrebbe autorizzato spontaneamente. E’ la storia di un professionista ascolano ultrasessantenne che cinque giorni fa ha messo in grande apprensione i suoi familiari. Non sono noti i motivi del suo malessere interiore; ma è stato tale da fargli mettere in atto un comportamento caratterizzato da grande sofferenza, manifestata per altro attraverso messaggi inviati ai propri congiunti col telefonino. Improvvisamente, infatti, l’uomo, è salito a bordo della sua auto e se n’è andato. Inutili i tentativi dei familiari di provare a rintracciarlo, visto che lo smartphone era stato spento. Capito che la situazione era grave, hanno dunque dato l’allarme ai carabinieri di Ascoli dando indicazioni che l’uomo poteva essersi diretto in auto verso la sua città d’origine in Umbria, dove ha ancora una proprietà immobiliare.

I militari dell’Arma del capoluogo piceno hanno dunque dato immediata comunicazione di quanto stava accadendo ai colleghi della cittadina umbra che si sono recati nell’abitazione segnalata dai familiari ed hanno effettivamente notato all’esterno l’auto, all’interno della quale hanno visto macchie di sangue. Temendo il peggio si sono precipitati in casa ed a terra hanno trovato il professionista ascolano circondato da sangue, evidentemente causato da gesti autolesionisti. Era semi incosciente. Immediatamente i carabinieri hanno chiesto l’ausilio dei sanitari del 118 che hanno portato le prime cure mediche all’uomo che è stato successivamente trasferito al pronto soccorso. Le ferite che si era procurato per fortuna non sono risultate gravi, anche se hanno causato una copiosa perdita di sangue, per cui sono state opportunamente medicate. L’ascolano è stato comunque ricoverato in Tso perché, se le ferite del corpo sono state medicate, certamente avrà però ancora bisogno di cure volte a individuare e alleviare il peso interiore che lo ha spinto a mettere in atto un comportamento che ha messo seriamente a rischio la sua vita e che ha causato grande preoccupazione nei familiari che hanno vissuto momenti di autentica paura per la sorte del loro congiunto.