REDAZIONE ASCOLI

Incontro tra Comitato e Ast: "Liste d’attesa lunghissime"

Il gruppo di cittadini ha portato alla dirigenza le lamentele e gli appelli dei cittadini costretti ad aspettare anche anni per visite ed esami.

Il gruppo di cittadini ha portato alla dirigenza le lamentele e gli appelli dei cittadini costretti ad aspettare anche anni per visite ed esami.

Il gruppo di cittadini ha portato alla dirigenza le lamentele e gli appelli dei cittadini costretti ad aspettare anche anni per visite ed esami.

Incontro tra i componenti del Comitato Ascolano Diritto alla Salute e il direttore dell’AST di Ascoli, Antonello Maraldo, presenti i dirigenti responsabili della gestione delle liste d’attesa. Al centro del dialogo, una parola chiave: disagio. È questa la sintesi dei vissuti e delle difficoltà raccolte dal Comitato negli ultimi mesi, attraverso lo sportello di ascolto rivolto ai cittadini. Un disagio che nasce dalla difficoltà di accedere in tempi congrui a visite ed esami diagnostici, spesso ben oltre i limiti temporali indicati dal medico curante. A ciò si aggiunge la mancanza di informazioni chiare sui percorsi di prenotazione e sull’effettiva applicazione del "percorso di tutela". Altro punto critico emerso riguarda la distinzione tra prima visita e visita di controllo, con percorsi e modalità di prenotazione differenti, spesso non ben comunicati. È stata sottolineata la necessità di potenziare l’organizzazione delle visite di controllo, per garantire continuità assistenziale, ridurre la ripetizione inutile di esami e migliorare l’efficienza delle agende specialistiche. Particolare attenzione è stata posta anche ai lunghi tempi di attesa – in alcuni casi di anni – per l’inserimento e la valutazione dei minori con disabilità o disturbi dell’apprendimento, con gravi conseguenze sul piano educativo e riabilitativo, a meno di ricorrere al settore privato, con costi elevati per le famiglie. Durante l’incontro sono state anche illustrate proposte concrete su come il Comitato possa supportare l’Ast nella diffusione di informazioni trasparenti e aggiornate, al fine di orientare meglio i cittadini nei percorsi di cura. I rappresentanti del Comitato hanno offerto la propria disponibilità a collaborare, a patto che vi sia chiarezza organizzativa da parte dell’azienda. Infine, è stato ribadito il ruolo strategico della figura infermieristica, con la proposta di rafforzare gli ambulatori territoriali e promuovere l’introduzione strutturata dell’infermiere di famiglia e di comunità, in grado di intercettare precocemente i bisogni e gestire in modo efficace le cronicità. "L’interlocuzione con il comitato – ha dichiarato il Direttore Generale Antonello Maraldo – è iniziata con una parola chiave, disagio. La Direzione riconosce che il tema è di comune interesse e intende condividere modalità concrete per migliorare la situazione, a partire dal potenziamento delle attività specialistiche e dalla sottoscrizione di nuovi contratti".