La diffamazione corre sui social. Frasi contro il sindaco: a processo

Bochicchio si è costituito parte civile per conto proprio e del Comune di Castel di Lama contro una donna

Prosegue davanti al tribunale di Ascoli il processo a Giuliana Coccia, 52enne accusata di aver diffamato il sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio. E’ stato lo stesso primo cittadino a denunciarla a seguito di una lunga serie di considerazioni apparse sulla pagina Facebook della cittadina lamense e la Procura ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio a carico della Coccia. "Che schifo, ha marchiato tutti con i buoni spesa gialli, come i nazisti facevano con gli ebrei" una delle frasi che è stata oggetto di approfondimenti da parte della Procura di Ascoli. Assistito dall’avvocatessa Saveria Tarquini, Bochicchio si è costituito parte civile per conto proprio e del Comune di Castel di Lama. Tra le frasi incriminate scritte fra il 2019 e il 2020 anche "lo hanno fatto arrivare da fuori perché doveva essere spietato, non avere sentimenti umani che lo avvicinassero alla gente comune. Doveva eseguire solo gli ordini della massoneria e svolgere i loro grossi affari. La discarica, la fiera, la ricostruzione e tutto ciò che poteva alimentare il solito magna magna".

Nel corso dell’ultima udienza sono stati sentiti alcuni testimoni fra cui Peppe Traini, titolare dell’Eco Service. Traini ha detto di aver parlato con la Coccia dopo uno dei post e che durante il colloquio le aveva suggerito di smetterla di scrivere frasi contro il sindaco. Sentita anche una donna che lavora nella mensa che fornisce i pasti per i giovani studenti della scuola lamense e un maresciallo della stazione dei carabinieri che ha svolto alcuni accertamenti in merito alla vicenda. L’operatrice della mensa ha assicurato che non venivano assolutamente pasti scaduti, tanto più che la ditta era soggetta ai controlli di legge. In corso trattative tra le parti alla luce del fatto che attraverso il suo legale, avvocato Sergio Gabrielli, l’imputata ha offerto un risarcimento al sindaco di Castel di Lama che la sta valutando insieme all’avvocatessa Tarquini. Quando è stato sentito in tribunale, Bochicchio ha detto di aver sempre operato per il bene del Comune, aggiungendo che non ha interpretato le parole pubblicate sulla pagina Facebook della Coccia come un attacco diretto alla sua persona, ma al suo operato come sindaco.