La piaga delle liste d’attesa: "In due mesi 49 segnalazioni, la maggior parte da anziani"

La referente Patrizia Ciccanti e i risultati dello sportello aperto proprio per aiutare chi aspetta un appuntamento: "Ancora da evadere il 37 per cento delle richieste".

La piaga delle liste d’attesa: "In due mesi 49 segnalazioni, la maggior parte da anziani"

La piaga delle liste d’attesa: "In due mesi 49 segnalazioni, la maggior parte da anziani"

"I disagi sono evidenti. Purtroppo gli addetti del Cup sistematicamente non richiamano i pazienti che hanno chiesto di prenotare un appuntamento. E’ un grave inadempimento". Così il candidato sindaco del centrosinistra Emidio Nardini commenta i risultati dello Sportello Lea Tempo di Attesa avviato il 12 aprile scorso con lo scopo di aiutare i cittadini ad imporre il rispetto del tempo di attesa delle prestazioni Lea stabilito dalla legge e prescritto nella ricetta personale. Una iniziativa che è stata portata avanti in questi quasi due mesi insieme a all’associazione Sos Liste Attesa.

E’ stata la referente Patrizia Ciccanti a illustrare nel corso di una conferenza stampa nella sede elettorale del centro sinistra alcuni numeri maturati in questo periodo. "In tutto abbiamo trattato 49 segnalazioni notificate via Pec all’Ast e all’ufficio relazioni con il pubblico. Riguardavano – ha spiegato – l’utenza in attesa di appuntamento. Il 57% sono state donne e il 43% uomini. Il campione riferisce per lo più di persone di età superiore ai 65 anni di età (65%); meno significativa la fascia 29-65 anni (35%)". Un dato che indica chiaramente che soprattutto le persone anziane hanno bisogno di assistenza nel momento in cui devono rivolgersi alla sanità. Le difficoltà che trovano nel farlo non sono poche. Delle 40 segnalazioni seguite dal comitato il 50% ha ottenuto risposta formale dall’Ast: riguardavano esami strumentali nel 56% e il 44% per le ‘prime visite’. Ancora da evadere, invece, il 37% delle richieste (41% esami strumentali e 59% prime visite). Prendendo in esame le altre segnalazioni, per 2 pazienti l’Ast ha confermato la prenotazione già esistente (lontana nei tempi) e per altri 2 non ha risposto alla comunicazione certificata, ma ha contattato direttamente il cittadino. Riguardo le segnalazioni ancora in attesa di risposta, nei tempi di attesa stimati in 10 giorni, il 33% delle richieste risulta già oltre il tempo massimo, percentuale che diminuisce al 20% per i 30 giorni di attesa per poi aumentare nuovamente al 47% per le attese di massimo 120 giorni. Non si registrano ritardi, invece, per le attese entro i 60 giorni. Analizzando le segnalazioni andate a buon fine, il 15% delle richieste nei limiti dei 10 giorni di attesa non è stato evaso in tempo, l’86% per le prestazioni sanitarie oltre i 30 giorni, il 67% oltre i 60 giorni e, infine, il 50% oltre i 120 giorni.

p. erc.