"La piscina olimpionica alla Brancadoro? No grazie"

L'opposizione critica l'amministrazione comunale di San Benedetto per non aver chiarito le intenzioni riguardo alla piscina olimpionica e all'area ex Brancadoro. Si teme che l'idea di realizzare una piscina da 50 metri sia solo un pretesto per non intervenire sulla vasca esistente. Inoltre, si chiede spiegazioni sul fatto che il comune non sia rientrato nella graduatoria per i fondi ministeriali per lo sport. Si propone di avviare un piano particolareggiato per risolvere la questione Brancadoro coinvolgendo le principali realtà sportive della città.

La piscina olimpionica e l’area ex Brancadoro, per la minoranza, devono rimanere due questioni separate. L’opposizione accoglie con sfavore le dichiarazioni di Umberto Pasquali: il consigliere di maggioranza ha ipotizzato che, se l’amministrazione dovesse tentare un confronto con Sideralba, potrebbe avanzare l’idea di realizzarvi anche una piscina da 50 metri. In questo modo, il comune potrebbe risolvere la questione Brancadoro e anche quella del polo natatorio, per la cui riqualificazione ancora non si riescono a trovare fondi. "Il consigliere Pasquali ha espresso un parere personale o dell’amministrazione? – dichiara Luciana Barlocci - Perché il vertice comunale non dice chiaramente cosa intende fare della piscina? Spero che l’ipotesi prospettata non rappresenti un alibi per non intervenire sulla vasca scoperta esistente. A quanto mi risulta, Sideralba presenterà un progetto che grossomodo rispecchierà quanto mostrato nei giorni scorsi, e in quest’ipotesi non c’è nulla di ‘acquatico’. Però mi vengono dei dubbi, anche perché poco tempo fa si è paventata la delocalizzazione della vasca olimpionica, quindi l’amministrazione deve fare chiarezza". Per la vasca esterna, infatti, si è pensato di realizzare un corpo a parte rispetto a quello della ‘Gregori’, anche se collegato ad esso. Continua Barlocci: "Questa ipotesi è stata discussa in maggioranza? E se l’iniziativa di riqualificazione della Brancadoro dovesse arenarsi, quando ancora dovremo aspettare per restituire la piscina olimpionica alla città? Il rifacimento della vasca sta nel programma di mandato e in questi anni non siamo riusciti ad intercettare i fondi di ben due bandi. Inoltre credo che a parlare, nel merito della questione, debba essere il sindaco o quantomeno un assessore competente". A fine dicembre, il Dipartimento ministeriale per lo Sport ha pubblicato la lista degli enti beneficiari del fondo ‘Sport e periferie’: San Benedetto non è rientrato in graduatoria, e quindi la consigliera presenterà un’interrogazione per capire come mai il vertice comunale non abbia chiesto spiegazioni o approfondimenti su quanto avvenuto. Il nuovo progetto, peraltro, avrebbe ricevuto anche il benestare del Coni. A tornare sulla Brancadoro non è solo il gruppo misto. "In realtà penso che l’amministrazione debba avviare il percorso per l’approvazione di un piano particolareggiato a iniziativa pubblica – commenta Paolo Canducci - nel rispetto delle norme di piano e confrontandosi non solo con i proprietari dell’area ma, visto che si parla di impianti sportivi, anche con le principali realtà cittadine, dal Circolo Tennis ‘Maggioni’ al pattinaggio, fino alla Sambenedettese, per verificarne le esigenze e provare a cogliere l’occasione di risolvere e pianificare più situazioni". La faccenda, insomma, si sta lentamente inserendo in un fitto ginepraio.

Giuseppe Di Marco