La Rua e il sogno sfiorato: "Sempre con il sorriso"

Niente Eurovision per il gruppo ascolano, ma Incicco non dispera: "Sono comunque un vincitore che ha la fortuna di lottare per un sogno".

La Rua e il sogno sfiorato: "Sempre con il sorriso"

La Rua e il sogno sfiorato: "Sempre con il sorriso"

"Grazie per i messaggi che mi avete scritto: per alcuni di voi meritavamo la vittoria, ma per me ne abbiamo già avute tante di vittorie". Non nasconde un pizzico di amarezza Daniele Incicco, frontman dei ‘La Rua’, due giorni dopo la partecipazione al festival ‘Una voce per San Marino’, al termine del quale la band picena si è piazzata al terzo posto. Serviva vincere, però, per realizzare un sogno: andare all’Eurovision Song Contest di maggio, in Svezia, in rappresentanza della Repubblica del Titano. Gli ascolani si sono classificati alle spalle di Loredana Bertè, seconda, e dei Megara, gruppo spagnolo risultato vincitore. Ma il pezzo dei ‘La Rua’, intitolato ‘Governo del cuore’ e prodotto da Dardust, ha comunque conquistato tanti, meritandosi il premio speciale per la miglior canzone radiofonica. "Sono convinto che ogni artista porti sul palco una storia di vita per cui merita di vincere – spiega Incicco, che ha tenuto a ringraziare tutti i fan attraverso i social –. Chi lo fa per qualcuno che non c’è più, chi per dimostrare al mondo qualcosa, chi per emergere da una situazione difficile, chi per vendicare un torto, chi per togliersi dai guai. Ognuno di noi vive guerre ingiuste e si trova a combattere su vari palchi nel grande concerto della vita. Chi vince? Il primo. Ma gli altri? Sono tutti potenziali vincitori che per qualche allineamento astrale sono rimandati a settembre. Questo non toglie nobiltà alle nostre battaglie, giuste. Sono un vincitore che ha la fortuna di lottare per un sogno. Una persona mi ha detto, dopo che gli avevo confidato un po’ d’ansia mentre registravo il brano a Milano, che c’è gente in treno direzione Milano per risolvere una malattia. Io non ho perso, io sto giocando al grande gioco della vita e sono fortunatissimo. Ho la fortuna di avere una forza interiore infinita ma soprattutto ho la fortuna di avere una vita tra le mani. Cos’altro conta? Mi ritroverete sempre sul palco a fare nuove battaglie – prosegue Incicco –. Sempre con il sorriso sul volto, perché nella vita ognuno di noi vive il suo vissuto che vale quanto quello degli altri e pazienterò. Aspetterò il mio momento. Nel mentre gioco, come un bambino, senza la pretesa di scavalcare ma solo con il piacere di esistere. Siamo qualcosa di magico racchiuso in poche decine di chili che portano però il peso dei sogni e delle aspettative di tutte le altre persone che hanno creduto e che credono in noi".

Matteo Porfiri