La spaccatura in Fondazione. Giovedì c’è la resa dei conti. Ma i soci chiedono chiarezza

L’organo di indirizzo decide sul futuro della presidenza Tassi. La lettera con circa 50 firme: "Situazione inusuale che genera sconcerto, siamo attoniti e preoccupati per i possibili esiti".

La spaccatura in Fondazione. Giovedì c’è la resa dei conti. Ma i soci chiedono chiarezza

La spaccatura in Fondazione. Giovedì c’è la resa dei conti. Ma i soci chiedono chiarezza

Giovedì sarà un giorno decisivo per la Fondazione Carisap, in un senso o nell’altro. Nel pomeriggio è infatti in programma l’organo di indirizzo che potrebbe sfiduciare il consiglio che al vertice ha il presidente Mario Tassi e il vice Fabio Paci. Una resa dei conti che arriva dopo mesi difficili, aspri, perfetto riassunto di un’atavica divisione insita a ogni livello. I guelfi e i ghibellini in salsa Fondazione hanno marcato ulteriormente la loro separazione dalla fine dell’era Galeati, sfociata poi con il voto che ha decretato la vittoria di Tassi su Frascarelli per dieci voti a sei. Siamo al 29 aprile dello scorso anno e qualche mese più tardi, a novembre, la Fondazione approva un maxi piano da 12 milioni per il territorio.

Sembra andare tutto per il verso giusto ma iniziano ad emergere frizioni. Un logorio costante che esplode ad aprile quando il segretario Zappasodi solleva interrogativi sulla legittimità di una violazione di statuto risalente al 2018. La separazione si fa più netta e nelle scorse settimane una parte dell’organo di indirizzo chiede la convocazione di una riunione con all’ordine del giorno la "revoca per giusta casa del presidente e dei componenti del consiglio di amministrazione".

Un duro confronto che lascia però stupita buona parte dell’assemblea dei soci, come si evince dalla lettera inviata ieri da una cinquantina di soci al presidente Tassi, in cui si richiede la convocazione dell’assemblea straordinaria per avere chiarimenti in merito agli ultimi avvenimenti. Ecco cosa c’è scritto: "Profondamente allarmati dalle notizie apprese su un’ipotetica azione di revoca del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Carisap da parte di dodici Componenti dell’Organo di Indirizzo chiediamo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 comma 3 del Regolamento dell’assemblea dei soci, la convocazione urgente dell’assemblea stessa. La situazione straordinaria che si è venuta a creare, presupposto di una possibile azione di revoca attivata dall’Organo di Indirizzo contro il presidente ed il Consiglio di amministrazione, produce grande preoccupazione per il ruolo e la credibilità assunta dalla Fondazione nel corso del tempo. Dalla lettura dei quotidiani paventiamo rischi rilevanti sull’immagine della Fondazione stessa, sulle figure professionali chiamate ad amministrarla e sui componenti dell’Organo di indirizzo che si sono assunti la responsabilità di intraprendere un’azione così forte. Una situazione inusuale, mai accaduta in passato e con tempi imprevedibili per una soluzione, che genera sconcerto sia verso la comunità, sia tra gli stakeholder, sia verso i soci della fondazione, soci che rimangono attoniti e preoccupati per gli esiti che potrà produrre. L’Assemblea dei soci, tra gli organi della Fondazione, è depositaria della storia e delle origini della Fondazione stessa ed è per questo che noi firmatari chiediamo la convocazione urgente dell’Assemblea, perché possano essere forniti tutti i necessari chiarimenti e tutte le informazioni su quanto sta accadendo. Certi di un suo sollecito intervento, rimaniamo in attesa di ricevere la convocazione". Bisognerà capire ora chi sarà a convocare l’assemblea straordinaria, in quanto giovedì ci potrebbe essere la rivoluzione al vertice in caso di dieci voto contro la squadra di Tassi. Ma la partita sembra ancora aperta.

Flavio Nardini