La storia cancellata "Addio targhe con i lavori, ora maggiore attenzione"

La denuncia di Gaetano Rinaldi (Italia Nostra): "Travertino sparito, serve vigilanza". Lotta alle brutture: "La battaglia per San Domenico".

La storia cancellata  "Addio targhe con i lavori,  ora maggiore attenzione"

La storia cancellata "Addio targhe con i lavori, ora maggiore attenzione"

Fronte comune per tutelare il patrimonio storico-artistico della città. Non può passare sottotraccia il frequente fenomeno che purtroppo si sta ripetutamente manifestando sugli edifici storici del centro e non solo. A seguito dei lavori di ristrutturazione effettuati si sono verificate varie sparizioni di alcune targhe storiche, qualcuna risalente anche a qualche secolo fa. In questi casi le imprese esecutrici dei lavori così come si erano mostrate attente nella rimozione, poi non hanno profuso la stessa cura nella ricollocazione delle stesse. "C’è bisogno di maggior attenzione e vigilanza soprattutto da parte dall’amministrazione – sostiene Gaetano Rinaldi, presidente della sezione di Ascoli di Italia Nostra –. Anche nella nostra vecchia sede di palazzo Sgariglia avevamo una bellissima targa di travertino che poi è sparita durante l’intervento sulla facciata esterna dell’edificio. Questi pezzi non hanno solo un prezioso valore storico, Siamo assolutamente concordi con la battaglia che sta portando avanti Ascoli Nostra e vogliamo unire le forze e far sì che questo non si verifichi più".

La lotta contro le brutture prosegue con grande intensità e passione, fattori che hanno sempre fatto di Italia Nostra una sorta di angelo custode. "Negli ultimi tempi abbiamo sempre segnalato le incongruenze sugli interventi, proponendo allo stesso tempo soluzioni migliori per il bene della città – prosegue –. Una delle ultime questioni affrontate è stata quella degli affreschi dell’ex convento di San Domenico. Lì ci sono delle opere d’arte molto importanti. Abbiamo fatto presente la situazione e non ci è mai stato consentito di poter accedere per valutare lo stato degli stessi. Ad oggi non sappiamo se sono finiti in malora. Anche nella chiesa del Carmine, che è di proprietà del Comune, ci sono affreschi bellissimi risalenti al 1690 circa che sono messi malissimo. Mi riferisco ad un giudizio universale con al centro l’immagine meravigliosa di San Michele che cade ormai a pezzi da tempo".

Le attenzioni restano focalizzate anche su palazzo Saladini e villa Sgariglia. Strutture all’interno delle quali verranno realizzati appartamenti, albergo etico e un poliambulatorio. "La cosa assurda – conclude – è che a villa Sgariglia ci saranno delle abitazioni con splendidi dipinti presenti in luoghi come bagni privati. Avevamo proposto di utilizzare quegli spazi per ospitare mostre di prestigio. Questa destinazione crediamo che non possa portare alcun tipo di sviluppo alla città. A palazzo Saladini suggerimmo un centro di lingua e cultura che avrebbe potuto dare 2mila posti di lavoro. Anche qui non siamo stati ascoltati".

Massimiliano Mariotti