L’Ascoli è sull’orlo del precipizio. Pulcinelli e De Santis nella bufera

I dirigenti dovranno rimediare a gennaio, ma prima la squadra sarà chiamata a trarre il massimo da tre partite

L’Ascoli è sull’orlo del precipizio. Pulcinelli e De Santis nella bufera

L’Ascoli è sull’orlo del precipizio. Pulcinelli e De Santis nella bufera

Il momento no dell’Ascoli prosegue e adesso il precipizio sembra avvicinarsi sempre più. La contestazione del popolo bianconero rivolta ai vertici societari, nelle persone del patron Pulcinelli e del dirigente De Santis, al termine dell’incontro di sabato ha confermato tutto il malcontento che regna all’interno della piazza da un mesetto a questa parte. Il doloroso quanto beffardo ko interno incassato contro lo Spezia nel delicato scontro salvezza ha visto i bianconeri sconfitti (1-2) e raggiunti in classifica proprio dai liguri a quota 13 punti. In virtù dello scontro diretto però il Picchio ha finito per perdere altre due posizioni e scivolare momentaneamente al penultimo gradino, aggravando ancora il delicatissimo momento. Gli altri risultati di giornata infatti hanno visto la Ternana dell’ex Breda effettuare il sorpasso grazie al successo ottenuto in casa contro la Feralpisalò (2-1). E una settimana fa ad allungare di tre lunghezze era stato il Lecco grazie alla vittoria strappata tra le mura amiche col Bari (1-0). La situazione continua ad essere drammatica e tutti sperano nell’imminente arrivo del mercato di gennaio che permetterà di mettere mano su un organico apparso a più riprese insufficiente per consentire a Castori di lavorare al meglio per ottenere la salvezza. Nel frattempo però ci sono ancora tre gare da giocare cercando di portare a casa quanti più punti possibili per rendere meno proibitivo il girone di ritorno.

A parlare dopo la seconda sconfitta consecutiva sarà il direttore sportivo Giannitti nel corso della conferenza indetta per stamattina. Lo scenario tra l’altro resta aggravato anche dai tanti infortuni occorsi ad alcuni elementi chiave che stanno continuando a creare più di un semplice problema nella preparazione e nella gestione delle partite. La determinazione e la grinta non sono mancate. La squadra di fatto sta cercando di gettare il cuore oltre l’ostacolo dando tutto quello che può. La differenza netta tra l’Ascoli e lo Spezia però è emersa in maniera lampante soprattutto nel corso della ripresa quando, nella girandola dei cambi effettuti per cercare di mantenere lo stesso livello espresso fino a quel momento, l’unico a dare un prezioso contributo è stato D’Uffizi. La prova del 19enne e il rientro di Bellusci sono state due note liete. Questo però ancora non basta per risollevarsi. Nel finale ancora un errore difensivo sul calcio piazzato di Esposito ha permesso a Hristov di colpire indisturbato e mandare in frantumi un eventuale pari che avrebbe almeno consentito di tenere a distanza la squadra allenata da D’Angelo. Ora nel secondo appuntamento casalingo col Catanzaro la vittoria servirà come il pane. Almeno per cercare di restare a galla.

Massimiliano Mariotti