Le carenze con i numeri alla mano: "Da 2.127 a 2.058 in tre mesi"

Dal primo gennaio i tagli al personale sono stati piuttosto consistenti

Le carenze con i numeri alla mano: "Da 2.127 a 2.058 in tre mesi"

Le carenze con i numeri alla mano: "Da 2.127 a 2.058 in tre mesi"

Alla data del primo gennaio 2024 nell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, che comprende gli ospedali Mazzoni e Madonna del Soccorso di San Benedetto, sono in servizio complessivamente 2.531 persone di tutti i livelli e qualifiche.

Secondo i sindacati servirebbero almeno altre 150 unità. Stefano Donati (Cgil) ha rimarcato ieri che "dal primo gennaio 2023 siamo diventati Ast, ma si sono trascinati i vecchi problemi.

Eravamo 2.127 lavoratori, ma il primo gennaio 2024 siamo scesi a 2.058. Nonostante gli annunci di assunzioni, coperture turn over, abbattimento liste di attesa, in un anno abbiamo perso 69 unità fra infermieri, operatori sanitari, tecnici di radiologia. E c’è stato il taglio di dirigenti da 493 a 473. In tutto abbiamo perso 89 lavoratori sanitari – ha aggiunto Donati – con un risparmio per l’azienda

di tre milioni di euro sul costo del personale".

"Questo, però – aggiunge il sindacalista della Cgil –

non è incrementare servizi, ma è solo una riorganizzazione che si traduce in tagli. Non dimentichiamoci infatti che le stabilizzazioni erano atti dovuti".

Roberto Tassi (Nursing Up) e Benito Rossi (Ugl) si sono soffermati sulla "valorizzazione professionale ed economica del personale sanitario che difetta in quanto la Regione Marche sta venendo meno al suo ruolo di soggetto finanziatore. Aspettiamo risorse economiche dalla Regione, aspettiamo risposta dal presidente Francesco Acquaroli, dall’assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini".

Concorde Fausto Menzietti (Fials) nel dire che "la Regione deve mettere sul piatto i denari, poiché non si può finanziare la soluzione di situazioni negative pregresse con i nostri fondi. Risolvere il problema economico significa risolvere l’80% dei nostri problemi".

p. erc.