Le due facce dell’edilizia Cantieri boom ma costi alti

La Cisl: "La redditività delle imprese si è ridotta, la ricostruzione post sisma sarà l’attività prevalente nel prossimo futuro". Calzaturiero, ripresa lenta .

Le due facce dell’edilizia  Cantieri boom ma costi alti

Le due facce dell’edilizia Cantieri boom ma costi alti

In base ai dati della Cassa Edile di Ascoli e Fermo nel 2017-18 la massa salari del settore dell’edilizia era di 20 milioni di euro. Il boom dovuto al Superbonus ha fatto lievitare questa somma a 60 milioni di euro attuali, per ben seimila addetti. "L’edilizia sta bene, come è sotto gli occhi di tutti visti i tantissimi cantieri" spiega Tonino Passaretti (Filca Cisl). "Le difficoltà che ci sono derivano dai costi elevati delle materie, per cui la redditività delle imprese si è ridotta. Per quanto riguarda la ricostruzione post sisma, sicuramente sarà l’attività prevalente nel prossimo futuro". Tanti cantieri fanno lievitare i problemi legati alla sicurezza. "In questo ambito abbiamo istituito strumenti che supportano le imprese nella formazione dei lavoratori, ma anche degli stessi imprenditori". Andrea Migliori (Femca Cisl) assicura che "il settore del calzaturiero del Fermano va bene grazie al rientro dei grandi brand. In provincia di Ascoli – prosegue – difficoltà ci sono; la pandemia e la guerra in Ucraina hanno fatto innalzare i costi di energia e materie prime. La ripresa, quindi, è lenta e faticosa. In alcuni settori tutto ciò ha inciso negativamente sui livelli occupazionali, in altri no. Ci sono problemi derivanti dall’esigenza di personale formato per essere inserito nel mondo del lavoro".

Ma c’è anche un altro problema. "Negli ultimi anni è cambiato l’atteggiamento dei nostri giovani; molti preferiscono gli studi universitari, legittimamente, ma questo fa venire meno la manodopera all’interno delle fabbriche calzaturiere, nel settore gomma-plastica. Ci sono aziende potenzialmente in grado di poter ampliare la loro produzione, ma non trovano personale. Una contraddizione che si contrappone alla situazione generale di mancanza di lavoro, come avviene comunque un po’ in tutta Italia, non solo qui". Roberto Celi (Fisascat Cisl) si sofferma sul settore turismo. "Mi auguro che questa legge possa favore la bilateralità. Uno degli aspetti più reclamati, vale a dire la professionalità dei dipendenti – rimarca – cozza con la remuneratività non sufficiente del dipendente del settore. Nonché servirebbe a prevedere una forza lavoro sufficiente a coprire le turnazioni nell’orario del tempo pieno". Giorgio Cipollini (Funzione pubblica Cisl) si è soffermato sul problema delle amministrazioni pubbliche. "I Comuni che non riescono più ad assumere dopo i disastri dovuti alle norme di contenimento della spesa pubblica che a suo tempo ha impedito loro di farlo. Per cui hanno dirottato le risorse di bilancio altrove. Ora i soldi per assumere non li hanno, avendoli impegnati altrove, e questo inficia la qualità dei servizi alla comunità".

Peppe Ercoli