BOLOGNA
Cronaca

Limite di velocità a trenta km/h, favorevoli o contrari?

Andrea Agostini * introduce l’obbligo del limite di velocità a 30 km/h e tutti noi automobilisti osserviamo con attenzione. Traffico...

Andrea

Agostini *

introduce l’obbligo del limite di velocità a 30 km/h e tutti noi automobilisti osserviamo con attenzione. Traffico ancor più congestionato, ulteriori ritardi nelle percorrenze, rischio di essere multati, stress da contenimento della potenza del mezzo, rabbia per l’ennesima complicazione di vita, da una parte, maggiore sicurezza per gli utenti della strada, specie i più deboli, quali pedoni e ciclisti, incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici, riduzione dell’inquinamento ambientale e acustico, dall’altra. A ognuno la sua opinione, certo è che superata la tolleranza di legge di 5 km/h scatta la sanzione, crescente a seconda della velocità rilevata. Nella più lieve delle ipotesi di trasgressione, quella da 35 a 45 km/h di 42 euro, somma che se pagata entro e non oltre 5 giorni dalla contestazione si riduce del 30% a euro 29/40, oltre spese di notifica, non resta che pagare, visto che per ricorrere al giudice di pace già il solo contributo unificato costa di più, 43/00 euro. A prescindere dal profilo di antieconomicità del ricorso alla tutela legale, bisogna fare attenzione nel valutare le possibilità di successo. Infatti se è vero che ai fini della sicurezza della circolazione stradale la velocità massima nei centri abitati è di 50 km/h, deve pure dirsi che in giurisprudenza si considera insindacabile in sede giurisdizionale la scelta discrezionale del proprietario della strada di fissare limiti massimi diversi, se la decisione è 1) adottata per determinate strade o tratti di esse, cosiddetta “zona trenta”, 2) se motivata avuto riguardo allo stato dei luoghi e 3) provvedendo alla relativa segnalazione. Sanzione giusta a contenere una condotta di pericolo o piuttosto tassa occulta a danno specie di cittadini a minor reddito e di lavoratori pendolari? Se la mobilità urbana è un diritto, “Città 30” è un modo nuovo di intendere la città, apprezzabile se preceduta da zone pedonali, piste ciclabili, trasporti pubblici efficienti.

* Avvocato cassazionista