Liste d’attesa, lo sportello: "Aiuto a chi è in difficoltà"

Il candidato sindaco del centrosinistra, Emidio Nardini, ha presentato la nuova iniziativa: "Ci sono tempi inaccettabili, fondi dirottati al privato".

Liste d’attesa, lo sportello: "Aiuto a chi è in difficoltà"

Liste d’attesa, lo sportello: "Aiuto a chi è in difficoltà"

"Non può essere che se si richiede una prestazione sanitaria ’pubblica’ c’è posto solo dopo settimane se non mesi, ma se si è disposti a pagare, si puo’ fare il giorno dopo". Così il candidato sindaco di Ascoli del centro sinistra Emidio Nardini ha presentato ieri lo ’Sportello Lea Tempo di Attesa’ che ha l’obiettivo di supportare i cittadini per imporre il rispetto del tempo di attesa delle prestazioni Lea stabilito dalla legge e prescritto nella ricetta personale. L’iniziativa è dell’associazione ’Sos Liste Attesa’. La Corte di Cassazione ha riconosciuto il diritto alla salute come un ’diritto soggettivo perfetto’, che garantisce al cittadino la tutela amministrativa ad ottenere senza impedimenti le prestazioni che l’ente non può rifiutarsi di attivare e, nel caso non le ricevesse, gli strumenti di tutela che gli consentono di muovere un contenzioso con l’amministrazione competente per ottenerle. "E’ un problema che conosciamo tutti. La situazione delle liste d’attesa è grave anche ad Ascoli" ha sottolineato Nardini evidenziando insieme a Patrizia Ciccanti i dati ascolani. "Nelle settimane scorse i sindacati hanno denunciato i tempi inaccettabili, fino anche a 18 mesi, delle prestazioni nell’Ast di Ascoli, sostenendo che ’il privato non può sostituire il pubblico’. Ad aggravare la situazione il ritardo con cui va avanti nelle Marche, e in particolare nell’Ast di Ascoli, il programma di recupero di visite ed esami non effettuati nel periodo del covid". Nel 2022 il governo Draghi ha destinato alle Regioni fondi per il recupero delle prestazioni non effettuate durante il covid. A fine 2023, mentre tutte le regioni in media avevano recuperato più dell’80% delle prestazioni non effettuate (con alcune regioni al 100%), le Marche erano ferme al 36%.

Così, mentre tutte le altre regioni hanno ottenuto dal governo ulteriori fondi, la Regione Marche per il 2024 cercherà di utilizzare i 9 milioni non utilizzati lo scorso anno per cercare di recuperare le quasi 40mila prestazioni (38.324 per l’esattezza) non recuperate. "Ed è significativo come più della metà di quelle prestazioni (19.411) si conta di farle recuperare proprio ai privati a cui, quindi, la Regione destina la metà di quei 9 milioni di euro". "Lo sportello nasce per assistere le persone che troveranno difficoltà a prenotare prestazioni sanitarie attraverso il Cup e sarà attivo fino al 9 giugno presso la sede elettorale in via Trieste 101 (ogni mercoledì dalle 16,30 alle 19) e poi verrà individuata un’altra sede" ha concluso Ciccanti rimarcando che "è uno strumento che mettiamo a disposizione dei cittadini per far valere quello che è un loro diritto".

Peppe Ercoli