Malore fatale nella sua abitazione. Il Piceno piange Andrea Ferretti

Il giornalista e storico quintanaro Andrea Ferretti è improvvisamente scomparso a 62 anni nella sua abitazione ad Ascoli. Lascia un vuoto nella città delle cento torri, dove era una figura di spicco nel giornalismo e nella Quintana. Funerale domani alle 10 in duomo.

Malore fatale nella sua abitazione. Il Piceno piange Andrea Ferretti

Malore fatale nella sua abitazione. Il Piceno piange Andrea Ferretti

Un malore improvviso, accusato all’interno della sua abitazione. Se ne è andato così Andrea Ferretti, giornalista ascolano e storico quintanaro. Avrebbe compiuto 63 anni a maggio. Una notizia, quella relativa alla sua morte, che ha lasciato sotto choc tutta la città. Direttore di ‘Cronache Picene’, testata che lui stesso aveva contribuito a fondare nel 2017, per decenni ha rappresentato una firma storica del ‘Messaggero’. Fratello di Bruno, anche lui giornalista, scomparso il 18 luglio del 2020, Andrea Ferretti era nipote di Carlo Mazzone. Grande appassionato dell’Ascoli Calcio, ha seguito per decenni la squadra bianconera, raccontandone le gesta nelle varie testate per le quali ha collaborato. Si è occupato anche di cronaca nera, diventando un punto di riferimento per il giornalismo ascolano. L’altro suo grande amore era la Quintana. Decano dei tamburini, Andrea Ferretti era uno storico della rievocazione ascolana. Non a caso, spesso era protagonista di incontri, convegni e momenti di approfondimento dedicati proprio alla storia della Quintana. Sapeva tutto, ricordando a memoria ogni classifica e ogni episodio che hanno caratterizzato le varie giostre. È stato lui nel 2001 a scrivere il primo almanacco della Quintana di Ascoli. Sin da piccolo ha preso parte a ogni corteo, rappresentando un’istituzione nel sestiere di Porta Romana e avendo ricoperto importanti incarichi tra i rossoazzurri, anche nel comitato. Ha fatto parte anche del primo consiglio degli anziani della Quintana, ricoprendo il ruolo di vicepresidente.

Lascia la moglie Annarita e il figlio Valerio, ma anche una città, quella delle cento torri, alla quale era visceralmente legato. Senza parole i colleghi di ‘Cronache Picene’, che sono stati i primi ad allarmarsi quando per diverse ore non avevano ricevuto risposta alle loro telefonate e ai loro messaggi. Sotto choc anche tutto il popolo della Quintana. "Con Andrea c’era un forte legame tra grandi quintanari – lo ricorda Massimo Massetti, presidente del consiglio degli anziani –. Abbiamo condiviso insieme tanti momenti e soprattutto tante riflessioni. La sua scomparsa è un grosso colpo al cuore. Gli ho voluto davvero bene". "E’ un momento terribile – prosegue Gigi De Santis, caposestiere di Porta Romana –. E’ difficile sapere di dover andare avanti senza di lui". A ricordarlo sarà anche l’Ascoli Calcio. Sabato, prima di Ascoli-Modena, il club bianconero depositerà un mazzo di fiori al posto numero 5 della tribuna stampa, quello occupato da Andrea ogni qualvolta l’Ascoli scendeva in campo. Il funerale si svolgerà domani mattina alle 10 in duomo. Ciao Andrea, ci mancherai.

Matteo Porfiri