"Mammografia? Subito se si paga" L’Ast: "Problematica già nota"

La sanità è un pianeta in cui è difficile districarsi e talvolta i pazienti si sentono disorientati. Gli esempi possono essere diversi, ma oggi riportiamo la segnalazione di una donna che per mesi non è riuscita a prenotare una mammografia attraverso il Cup regionale per fare un controllo cui deve sottoporsi ogni sei mesi. Insomma, da una parte le campagne di prevenzione e dall’altra le difficoltà a sottoporsi agli accertamenti, se non a pagamento. La nostra lettrice racconta che nel mese di giugno dell’anno scorso, dopo la mammografia, le è stato raccomandato un controllo da fare al massimo ogni sei mesi. Ha provato a prendere un appuntamento la prima volta ma non c’è riuscita perché non c’erano posti disponibili, a gennaio le è stato detto che il macchinario era rotto, ha riprovato a marzo e il Cup ha detto che non avevano avuto disposizioni dalla Regione e che sarebbero stati loro a richiamarla per fissarle un appuntamento. "Passato inutilmente tutto questo tempo, in attesa di chiamata – spiega la signora – ha deciso di prenotare la visita a pagamento nello stesso ospedale di San Benedetto e mi è stato subito fissato. Ero preoccupata e non potevo più attendere. Pagando tutto si fa in fretta. Avrei potuto fare anche prima passando per una struttura privata, ma poiché i miei risultati sono presenti in Ospedale, ho deciso di sottopormi al controllo nello stesso luogo". Abbiamo cercato di capire come funziona il meccanismo e il perché di così tante difficoltà a prenotare un accertamento diagnostico. Ci ha risposto, tramite la direzione dell’Ast di Ascoli, il dottor Fabio D’Emidio direttore facente funzioni dell’Unità Operativa di Radiologia Clinica. "La problematica delle prese in carico è nota. Attualmente vengono effettuate programmazioni di esami per controlli ravvicinati su diretta indicazione del medico radiologo senologo richiedente, in quanto il suddetto è in grado di definire le reali necessità dell’esame in base al quadro rilevato. Considerando che tali controlli ravvicinati spesso provengono anche dall’ambulatorio senologico multidisciplinare di Ast e dal servizio di oncologia medica, attualmente si sta rimodulando la programmazione per poter far fronte alla totalità degli esami che vengono richiesti, anche fuori protocollo. Faccio presente che entrambe le sezioni di senologia dei presidi di Ascoli e San Benedetto sono attive tutti i giorni della settimana, sia per esami in regime di screening sia di senologia clinica, oltre che per esami invasivi (biopsie, reperaggi pre-chirurgici, agoaspirati e VAB stereotassiche e VAE escissionali). L’Urp, invece comunica che per eventuali segnalazioni di problemi e disservizi si può scrivere una e mail a: urp.ast.ap@sanita.marche.it

Marcello Iezzi