E’ indagando un anno fa su una ditta che commercia tartufi che la Guardia di Finanza è stata indirizzata verso il titolare dell’azienda di Monteprandone che in questi giorni si è vista comunicare l’avviso di chiusura indagini dalla Procura e il sequestro preventivo di circa 100mila euro, a garanzia di 760mila euro di evasione fiscale. La ditta di Monteprandone è finita sotto inchiesta un anno fa, ma ha comunque continuato l’attività in cui è conosciuta e rinomata, la trasformazione e commercializzazione di prodotti alimentari: funghi, tartufi, salse, creme, sughi, ortaggi sott’olio, conserve. Originaria dell’entroterra da qualche anno opera a Monteprandone, sede operativa del gruppo. Da capire che impatto avrà ora sull’azienda e sui rapporti col sistema bancario la notizia del recente sequestro preventivo di 100 mila euro a fronte (soprattutto) dell’ipotesi di 760.000 euro di evasione fiscale, avvenuta attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emesse da una società "cartiera".
CronacaMaxi evasione, l’inchiesta partita dai tartufi