Maxi risarcimento per l’Ast. Quasi un milione ai parenti

L’azienda aveva pagato le provvisionali per evitare pignoramenti

E’ un salasso da oltre 800 mila euro quello che l’Azienda sanitaria territoriale delle Marche era tenuta a pagare dopo la sentenza della Corte d’Assise di Macerata aveva condannato Leopoldo Wick per le morti sospette alla Rsa di Offida. La sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Ancona che ha assolto Wick annulla tutto. Per altro si trattava soltanto del risarcimento a titolo di provvisionale stabilito dalla Corte che aveva demandato al tribunale civile il calcolo completo del risarcimento sui danni patrimoniali e non patrimoniali patiti dai familiari delle vittime, in quanto – scrissero i giudici nelle motivazioni – "necessitano di importanti supplementi istruttori, al fine di accertare i parametri di un effettivo danno emergente o lucro cessante, quantomeno di tipo patrimoniale, nonché i vari aspetti empirici del danno non patrimoniale, in special modo biologici ed esistenziali".

Per cui la somma che la sanità pubblica avrebbe dovuto pagare alla fine sarebbe stata certamente molto maggiore. Erano 46 le parti civili costituite, una trentina delle quali ha avuto una sentenza favorevole. Per calcolare la provvisionale la Corte d’Assise ha assegnato per i casi degli anziani deceduti 40.000 per ogni figlio, 20.000 euro per ogni fratello, 15.000 per ogni nipote; nel caso del tentato omicidio è stata calcolata una provvisionale di 30.000 euro per ogni figlio. In tutto circa 710 mila euro ai quali si aggiungono altri 103mila euro di spese legali (comprese le spese forfettarie); per cui l’esborso finale per la provvisionale stabilita a seguito della sentenza di primo grado ammontava a 813mila euro, senza contare le spese che l’Azienda sanitaria regionale dovrà pagare ai propri legali e consulenti. Dopo il deposito delle motivazioni della sentenza di condanna di Wick, l’Ast ha pagato le somme spettanti alle parti civili. Un esborso che doveva essere diviso in parti uguali fra l’imputato Wick e l’Asur, chiamati a risarcire "in solido" i familiari delle vittime. Ma Wick non è in grado di partecipare al pagamento per cui l’Ast ha anticipato la somma riservandosi il diritto a rivalersi sul suo dipendente. L’Ast, di fatto, è stata "costretta" ad anticipare tutta la somma (anche quindi il 50% a carico di Wick) per evitare le istanze di pignoramento che i legali delle parti civili avevano titolo di fare anche solo nei confronti di uno dei soggetti chiamati a risarcire. Le parti civili dovranno ora restituire le somme incassate anche se è probabile che prima di richiederle l’Ast attenderà il probabile pronunciamento della Cassazione.

p. erc.