Minacce a Travanti, assolto Vittoriano Rosa

Già pronti al ricorso: "Una sentenza da impugnare"

Minacce a Travanti,  assolto Vittoriano Rosa

Minacce a Travanti, assolto Vittoriano Rosa

"Essendoci una forte conflittualità, non c’è l’elemento psicologico del reato di minaccia". Basandosi su questo convincimento, il giudice di pace del tribunale di Ascoli Francesca Volpi ha assolto l’ascolano Vittoriano Rosa accusato di aver minacciato il 10 marzo 2020 l’ex assessore comunale Claudio Travanti. Nella sua denuncia Travanti aveva riferito che quel giorno stava transitando in via Oberdan quando fu affiancato da uno scooter il cui conducente lo avrebbe apostrofato dicendogli ’figlio di…, prima o poi te la faccio pagare’: "Indossava un casco non integrale per cui ho potuto chiaramente riconoscerlo". Travanti ha riferito al giudice che anche in altre occasioni ci sarebbero stati episodi poco simpatici nei suoi confronti e che tutto sarebbe riconducibile alla famosa vicenda che accadde il 22 maggio del 2019 quando l’ex assessore, in piena campagna elettorale, venne colpito da Alessio Rosa (figlio di Vittoriano Rosa) che per quell’episodio è finito sotto processo al termine del quale il giudice di pace ha dichiarato estinto il reato ritenendo congrua l’offerta risarcitoria di Alessio Rosa a Travanti di 1.500 euro. Travanti si era costituito parte civile assistito dall’avvocato Saveria Tarquini, mentre l’imputato era difeso dall’avvocato Cristiano Annibali. "Questa sentenza merita di essere impugnata in appello poiché il fatto è in stretta correlazione all’episodio di lesioni subite dal Travanti ad opera del figlio di Vittoriano Rosa. Per altro anche le testimonianze in processo sono andate in tutt’altra direzione" commenta l’avvocato Tarquini.