"No alle trivelle al largo della riviera"

Viale De Gasperi in campo: appoggio a chi vuole impugnare la sentenza in Consiglio di Stato

"No alle trivelle al largo della riviera"

"No alle trivelle al largo della riviera"

Anche la riviera delle palme si schiera contro la realizzazione di una piattaforma per l’estrazione di gas al largo della propria costa: a pochi giorni dalla sentenza del Tar Lazio, con cui il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso dei comuni abruzzesi contro le trivelle, il civico 124 di Viale De Gasperi scende in campo e promette appoggio a chi voglia impugnare la sentenza in Consiglio di Stato. L’eventuale appello, comunque, non potrebbe essere portato avanti direttamente da San Benedetto, visto che tre anni fa, all’inizio della vicenda giudiziaria, decise di non esprimersi sulla questione. "Eni ha vinto la causa per la realizzazione delle trivelle al largo della nostra costa – dice il sindaco Antonio Spazzafumo – Ho verificato che nel maggio 2021 l’amministrazione comunale di San Benedetto venne contattata da omologhi rappresentanti del vicino Abruzzo per fare gruppo e intentare causa insieme contro Eni. Con grande sorpresa ho scoperto che all’epoca il comune decise di non partecipare a questa attività e se ne tirò fuori. Alla luce di ciò abbiamo contattato alcuni comuni per capire che possibilità ci siano per intraprendere un’attività contro la sentenza del Tar, in Consiglio di Stato". La faccenda relativa alla perforazione del Donata 4Dir viene spiegata nel dettaglio dall’ufficio legale del comune: "Ho preso contatto con il legale che si è occupato della vicenda, specialista in materia di ambiente e transizione ecologica – mette in chiaro l’avvocato Marina Di Concetto – Lui stesso ritiene che la sentenza lasci ampi margini di incertezza, soprattutto perché questo pozzo si colloca dentro la fascia di tutela, entro 12 miglia marine dalla linea della costa. La sicurezza doveva essere il primo punto da prendere in considerazione e ciò avrebbe dovuto far sì che il Tar del Lazio accogliesse alla prova una perizia: cosa che invece è stata respinta". La possibilità di fare appello scadrà il 24 luglio: "Penso – continua Di Concetto – si debba fare ricorso chiedendo la sospensione cautelare della sentenza di primo grado, per fare in modo che nel frattempo non venga collocata la piattaforma". Quanto sarebbe utile al Paese un’attività di questo tipo? Il gas estratto, secondo le stime, corrisponderebbe allo 0.01% del fabbisogno nazionale. La faccenda rimane comunque nelle mani dei comuni di Martinsicuro, Alba, Tortoreto, Pineto, e della provincia di Teramo: il comune sambenedettese, però, potrà dare indirizzo perché si sollecitino gli enti abruzzesi a portare avanti l’appello.

Giuseppe Di Marco