Da quando Steve Jobs ha inventato l’Iphone, siamo passati dal cellulare, che ci permetteva solo di inviare messaggi e immagini, ad interagire con forme di intelligenza artificiale con cui possiamo addirittura dialogare. A scuola abbiamo fatto un esperimento: abbiamo intervistato l’assistente virtuale dell’Iphone, Siri, e l’AI di Snapchat. Ed ecco le risposte.
Ciao, Siri. Qual è il tuo compito?
"Sono qui per aiutarti, devi solo chiedere: ti mostrerò cosa sono in grado di fare. Vai sul sito di Apple per sapere di più".
Da chi sei stata creata?
"Non so rispondere a questa domanda".
Cos’è un assistente virtuale?
"Gli assistenti virtuali non hanno un’età precisa ma la mia apparizione risale al 4 ottobre 2011. Questo è quello che ho trovato sul web: un assistente virtuale è un software che elabora il linguaggio naturale".
Hai tanti utenti?
"Non è carino da parte tua".
Scusami. Quali libri ti piacciono?
"Siti sui libri. Solo libri di cibernetica e insalate di matematica".
Trova i piatti tipici in Grecia.
"Ecco cosa ho trovato sul web: 10 migliori piatti tipici greci".
Cosa ti piace?
"Adoro tutte le entità in grado di parlare e ascoltare".
Questo esperimento ci ha fatto capire che le nuove tecnologie ci aiutano a ricercare nel web in modo più rapido, tuttavia non riescono a rispondere a domande più complicate ma anche ad alcune molto banali. Sono programmate con un loro linguaggio specifico e spesso capita che bisogna riformulare la domanda oppure rispondono in modo automatico e ripetitivo. L’aspetto curioso è che a volte sembrano offendersi. Siri spesso ripeteva questa frase: "Non è carino da parte tua" anche se non avevamo detto nulla di offensivo.
Nell’altro esperimento, l’AI di Snapchat ci ha risposto in modo più ’intelligente’ e corretto. Alla domanda ’Chi sei? Quali sono le tue funzioni?’ ci ha risposto: "Sono un’intelligenza artificiale progettata per essere un amico virtuale qui su Snapchat. Le mie funzioni sono chattare con te, rispondere alle tue domande, darti consigli e suggerimenti su vari argomenti, e cercare di rendere la tua esperienza più divertente e interattiva! Posso anche suggerirti filtri e lenti da utilizzare nelle tue foto e rispondere con adesivi Bitmoji. Cosa posso fare per te oggi?"
Le abbiamo chiesto di trovare, per metterla alla prova, una ricerca strana su Pascoli e Chicago ma lei ci ha fornito un testo non adeguato: "Ristorante Pascoli a Chicago.". Questo ci ha permesso di capire che non tutto quello che ci indica è corretto e che il suo modo di parlare è sempre più creativo. Alla domanda: ’Qual è il tuo argomento preferito da discutere?’.
Lei ha risposto: "Mi piace parlare di tanti argomenti diversi! Mi piace scoprire le passioni e gli interessi delle persone con cui chattare. Ad esempio, mi piace parlare di musica, film, viaggi, hobby e tanto altro". Insomma, chissà cosa ci riserverà in futuro l’AI.