Notte di follia: aggrediti sanitari del 118

L’ambulanza era stata chiamata a Porto d’Ascoli per una persona a terra priva di sensi. Bottiglia lanciata contro i soccorritori

Notte di follia: aggrediti sanitari del 118

Notte di follia: aggrediti sanitari del 118

Notte di follia a Porto d’Ascoli dove un cittadino di nazionalità marocchina ha spaccato il parabrezza dell’ambulanza del 118 con una bottigliata ed ha cercato di colpire i soccorritori. I carabinieri, accorsi sul posto, hanno identificato anche altri quattro connazionali, sempre in stato di alterazione per l’eccessiva assunzione di alcolici. L’episodio è accaduto verso l’una della notte fra domenica e lunedì nel piazzale della palestra Tonic, in via Pasubio, dove il gruppetto di magrebini si era radunato. Dopo la chiamata fatta alla centrale operativa del 118, per soccorrere una persona che si trovava a terra priva di sensi, dalla potes di San Benedetto è partito un equipaggio con medico, infermiere e autista i quali, giunti sul luogo segnalato, hanno trovato tre uomini in piedi, visibilmente sbronzi ed altri due stesi nel prato. Il medico dell’emergenza si è avvicinato per verificare le condizioni dei pazienti chiedendo se avessero bisogno di aiuto. Uno dei due ha iniziato a dimenarsi, a scalciare poi si è alzato, ha afferrato una bottiglia prelevata dietro la siepe, pronto a lanciarla contro i soccorritori. Uno dei connazionali ha cercato di fermarlo, ma nella concitazione il magrebino è riuscito a compiere il lancio finendo per centrare l’ambulanza. Non soddisfatto, ha afferrato una pietra con l’intento di compiere la stessa operazione e ancora una volta un connazionale è riuscito a bloccarlo, ma l’uomo ha iniziato a colpire l’ambulanza con una serie di calci.

A quel punto i soccorritori hanno chiamato i carabinieri che sono accorsi sul posto ed hanno posto fine a una situazione che stava diventando pericolosa. Per fortuna nessuno è rimasto contuso, ma l’ambulanza, rientrata in sede dopo due ore, adesso è fuori servizio in attesa della sostituzione del parabrezza e di altri ritocchi alla carrozzeria. I militari dell’arma hanno identificato tutti e cinque i cittadini stranieri ed hanno denunciato per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale il marocchino che ha colpito l’ambulanza. Gli accertamenti, però, proseguono per vagliare la posizione dei connazionali. Le aggressioni ai soccorritori e al personale dei pronto soccorso, purtroppo, non sono più casi isolati, ma si ripetono con troppa frequenza su tutto il territorio nazionale. "Non possiamo più lavorare in queste condizioni – affermano i sanitari – Ogni volta che usciamo non sappiamo se torniamo o cosa andiamo incontro. Siamo alla follia". Serve, urgentemente, porre un freno a questa escalation per tutelare il personale sanitario.

Marcello Iezzi