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Offida si tuffa nel Carnevale, spettacolo con le congreghe in piazza
E’ il tempo dell’attesa, Offida si prepara per i grandi festeggiamenti: ‘Lu Bov Fint’ e i ‘Vlurd’. Dopodomani, Giovedì Grasso, l’appuntamento è alle 11.30, nel teatro Serpente Aureo, con la tradizionale cerimonia della consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Luigi Massa a una Congrega. Conto alla rovescia per i due appuntamenti imperdibili per gli amanti del Carnevale storico, che quest’anno compie 500 anni. In piazza del Popolo hanno trionfato le congreghe. Come da tradizione è sceso in piazza un numero di persone più ristretto di quello della Domenica degli amici. Il Carnevale di Offida quest’anno si prepara a festeggiare i 500 anni. Cinque secoli di storia, che non hanno scalfito il tempo di festa. L’eccesso, la follia e la mistificazione accompagnano questo periodo dell’anno, seguendo un rituale fissato dalla tradizione: il giorno della Domenica degli amici, segue di due settimane il Carnevale, in questa occasione la fanfara della Congrega del Ciorpento esce rumorosa dal palazzo Mercolini per annunciare che si è entrato in pieno clima carnevalesco. Carnevale è baldoria, trasgressione, che fanno emergere in superficie il mondo di sotto. Un grande calderone dove tutto ribolle: aspettative, gioia, coraggio, spettacolo, soprattutto con la caccia a ‘Lu Bov Fint’ del venerdì e la fantasmagorica sfilata dei Vlurd dell’ultimo giorno. In tanti arrivano anche dai paesi limitrofi perché il Carnevale di Offida è un’autentica festa di popolo, dove messa da parte ogni regola o convinzione sociale, è d’obbligo divertirsi. Carnevale ha una finalità conservatrice: la comunità riconferma i suoi cardini, rappresentandoli ed esoricizza le sue paure bruciandole in un grande falò. Nel momento più oscuro dell’anno, si ricrea il sogno perduto, un paradiso artificiale ed è festa. A termine dei festeggiamenti il fuoco incendia la piazza, dove tutto si è compiuto. Quando tutto si spegne torna sovrano il silenzio.
Maria Grazia Lappa