Incidente sul lavoro, operaio scivola in un dirupo mentre lavora a Collemoro

Tragedia sfiorata, ieri mattina, a Roccafluvione. Un operaio del Comune, infatti, è scivolato in un dirupo mentre stava pulendo un tratto di strada nella frazione di Collemoro. L’uomo è stato trasportato subito in ospedale e ha riportato un grave trauma cranico. Per soccorrerlo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. "Stavo effettuando la decespugliazione – racconta l’uomo -, quando ad un certo punto ho messo male il piede, probabilmente, e sono caduto nella scarpata. Sono rimasto incastrato tra i rovi e ho temuto il peggio. Anche perché il mio telefono non prendeva, ma sono comunque riuscito a chiamare il 118, visto che potevo digitare soltanto il numero di emergenza. La Croce Rossa è arrivata subito, ma ero finito in una zona impervia ed è stato necessario chiamare i pompieri per farmi tirare fuori. Ho un trauma cranico, oltre a varie fratture. Però – conclude l’operaio -, sono felice perché posso raccontarla. Poteva andarmi molto peggio". La vicenda, comunque, ha sollevato un’aspra polemica da parte della Cgil, visto che l’uomo si era più volte lamentato con il sindacato del fatto che spesso è costretto a lavorare da solo. "L’infortunio sul lavoro subito dall’operaio del Comune di Roccafluvione è di una gravità inaudita – conferma Viola Rossi, segretaria generale della Cgil ascolana -. Troppo spesso ci si dimentica dell’importanza della normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo operaio è stato infatti incaricato di lavorare da solo su una strada diroccata, senza la presenza di nessun altro nelle vicinanze e con la linea telefonica totalmente assente, tanto che l’operaio ha potuto chiamare esclusivamente i numeri di emergenza. Fortunatamente è stato evitato il peggio, per quanto il lavoratore sia ancora sotto osservazione presso il pronto soccorso del Mazzoni. L’accaduto, però – conclude Viola Rossi -, deve servire da monito per evitare che fatti così gravi si ripetano".

Matteo Porfiri