Pesce senza tracciabilità: scatta la multa

Quattro quintali di pesce fresco sequestrato e una sanzione amministrativa di 1.500 euro a carico di un commerciante di prodotti...

Pesce senza tracciabilità: scatta la multa

Pesce senza tracciabilità: scatta la multa

Quattro quintali di pesce fresco sequestrato e una sanzione amministrativa di 1.500 euro a carico di un commerciante di prodotti ittici venduti tra Marche ed Emilia Romagna, commissionati tramite social. L’illecito commercio, poiché avvenuto con prodotti privi di tracciabilità, è stato stroncato dal personale della capitaneria di porto-guardia costiera di San Benedetto mimetizzati fra gli acquirenti. L’operazione si è svolta nella mattina di martedì nei pressi del casello autostradale di San Benedetto, dove i militari della Marina hanno controllato un furgone attrezzato per il trasporto di prodotti ittici che opera per conto di una nota pescheria della Campania. Tutto si è svolto come da programma già presentato nelle piattaforme social: il furgone carico di pesce è uscito dall’autostrada, ha raggiunto una vicina piazzola dove il conducente ha atteso gli acquirenti che avevano prenotato il pesce on line. Poi avrebbe dovuto proseguire verso nord con numerose tappe strada facendo. "Questa attività rientra tra le consuete operazioni di vigilanza e controllo lungo la filiera della pesca nel territorio piceno a tutela della sostenibilità della risorsa e, del consumatore finale – il commento del comandante della capitaneria Alessandra Di Maglio – La tracciabilità dei prodotti ittici è essenziale per garantire la sicurezza alimentare e la trasparenza lungo tutta la filiera. Permette di risalire all’origine del prodotto, monitorando ogni fase del percorso dal punto di cattura o allevamento fino alla vendita al dettaglio. Operazioni come queste dimostrano l’importanza del lavoro svolto dalla guardia costiera per mantenere alta la qualità dei prodotti e la fiducia dei consumatori".

Marcello Iezzi