"Piscina comunale, un altro flop"

Cogese e Pool Nuoto protestano contro l’amministrazione per il ritardo con cui è stato inviato il progetto

"Piscina comunale, un altro flop"

"Piscina comunale, un altro flop"

Piscina comunale, torna a scatenarsi la polemica. Dopo l’attacco della minoranza, anche Cogese e Pool Nuoto, società che operano all’impianto natatorio, protestano contro l’amministrazione comunale per il ritardo con cui è stato inviato il progetto di restyling della vasca esterna alla piattaforma del bando ‘Sport e periferie’. L’elaborato, infatti, è stato depositato entro i termini: il 1° settembre, ma dopo nove ore dall’apertura della pagina ministeriale. "Speravamo – scrivono i referenti delle società – che dopo aver perso 1 milione di euro nel precedente bando del 2022 fosse la volta buona per fare un primo passo verso la riconsegna alla comunità sambenedettese la vasca olimpionica da 50 metri, chiusa da 11 anni. Invece anche questa volta ci siamo sbagliati e chissà quante stagioni dovranno passare prima che avvenga quello che, a questo punto, possiamo definire un miracolo. Come si suol dire, errare è umano ma perseverare è veramente diabolico. È la terza volta che si fa buca con il bando ‘Sport e periferie’".

Parliamo di un avviso a sportello, e questo significa che nella valutazione delle proposte conta anche l’ordine di presentazione delle stesse. Questo perché le risorse messe a disposizione sono limitate, per cui i primi ad inviare sono anche quelli che hanno maggiori probabilità di vedersi finanziato il proprio progetto. "Se poi si viene a sapere – continuano Cogese e Pool Nuoto – che l’invio della domanda di partecipazione al bando è stata spedita alle 21.49, ovvero circa 10 ore dopo l’apertura della piattaforma di partecipazione, non si può non restare basiti ed esterrefatti. Chissà per quanto tempo si dovrà continuare a sostenere enormi sacrifici economici per permettere agli atleti agonisti di allenarsi in vasca lunga in qualche altra piscina, senza avere la possibilità di svolgere le attività formative e salutari nel periodo estivo all’aperto, si priverà il cittadino ed il turista di poter praticare il nuoto nei due o tre mesi caldi nel giusto contesto". Concludono Cogese e Pool Nuoto: "Anche questa volta in campagna elettorale erano stati presi degli impegni precisi, fatte le solite promesse ed ancora una volta, almeno fino ad oggi dopo due anni e mezzo, il nulla. È veramente una situazione triste, preoccupante ed inaccettabile. Pertanto domandiamo a sindaco, alla giunta e alla maggioranza come pensano di procedere, quali idee hanno almeno per compiere un primo passo concreto verso la soluzione di un problema cosi significativo per l’ambito sportivo e sociale della nostra città".

Giuseppe Di Marco