Ascoli Piceno, 8 settembre 2014 - Tragedia negli uffici della Polizia stradale di Ascoli Piceno. Un agente, un 48enne originario di Torre San Patrizio, è stato trovato morto in una stanza della palazzina. Si è sparato alla tempia esplodendo un colpo con la pistola di ordinanza, una Beretta calibro 92.
Sentito il colpo di arma da fuoco, alcuni colleghi in servizio sono intervenuti trovandolo ormai privo di vita. Non c'era nessun altro all'interno della stanza. Sul posto sono immediatamente giunti gli agenti della Squadra Mobile per gli accertamenti. L'uomo, sposato con figli, secondo alcuni colleghi non aveva dato segnali di disagio tali da far pensare ad una fine così drammatica.
L'assistente capo della polizia di Stato, in servizio alla sezione di polizia stradale, si è "tolto la vita oggi alle 14 con la propria arma in dotazione individuale". Lo conferma una nota ufficiale della questura di Ascoli Piceno.
Non sono emersi motivi particolari di disagio in famiglia. Recentemente l'agente era stato assente dal lavoro tre giorni in convalescenza, ma per problemi di salute di lieve entità. A scoprire il corpo senza vita sono stati i colleghi che hanno sentito il colpo di pistola proveniente dallo spogliatoio dove l'agente si era recato, come sempre a fine turno, per cambiarsi. Lo hanno trovato in un lago di sangue con un foro alla tempia.
A terra la pistola d'ordinanza che la quale si è sparato il colpo mortale. Inutile l'intervento dei sanitari del 118 che, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del poliziotto. L'assistente capo si occupava dei verbali delle contravvenzioni e tutti i colleghi hanno riferito di averlo visto in questi ultimi giorni tranquillo. A un agente della Questura stamattina aveva offerto un caffè e nulla lasciava presagire l'intenzione di togliersi la vita. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Mara Flaiani che ha affidato al medico legale Claudio Cacaci l'incarico di effettuare domani mattina l'ispezione cadaverica.