"Presunto peculato, il Comune si costituisca parte civile"

A firmare la richiesta è stato tutto il gruppo misto. Nel processo è coinvolto. un dirigente.

"Presunto peculato, il Comune si costituisca parte civile"

"Presunto peculato, il Comune si costituisca parte civile"

Il comune si costituirà in parte civile nel processo che vede coinvolto uno dei suoi dirigenti? È quanto domanda la minoranza, che venerdì scorso ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale urgente per sapere che intenzioni abbia, in proposito, il vertice di Viale De Gasperi. È stato Giorgio De Vecchis, in particolare, a presentare una mozione che fa riferimento alla "richiesta di rinvio a giudizio per il reato di cui all’articolo 314 del codice penale" – ovvero presunto peculato – sfociata in un procedimento la cui udienza preliminare è stata fissata al 30 aprile e nel quale, sostiene lo stesso, il comune di San Benedetto sarebbe ’parte offesa’. Una situazione che, dice la minoranza, dovrebbe indurre l’ente a prendere una decisione a tutela dei propri interessi patrimoniali ed extrapatrimoniali. A firmare la richiesta è stato tutto il gruppo misto, composto anche da Annalisa Marchegiani, Simone De Vecchis e Luciana Barlocci, e dal centrosinistra, ovvero Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci. Ora spetta al presidente del consiglio e al segretario generale programmare una riunione in cui trattare l’argomento. Giorgio De Vecchis fa anche notare che "nonostante sia spirato il termine relativo all’intimazione di pagamento e costituzione in mora del debitore, non sono state intraprese, in data odierna, altre azioni legali atte al recupero dello stesso".

Sulla stessa questione, dichiara sempre De Vecchis, "è pendente anche un procedimento di responsabilità amministrativa dinanzi alla Corte dei Conti delle Marche, allo stato ancora in fase di indagine istruttoria". Detto questo, il consigliere esorta sindaco e giunta a "deliberare in maniera motivata ed in tempi utili in merito alla costituzione di parte civile del comune di San Benedetto quale parte offesa dal reato, nella stretta osservanza dei principi costituzionali di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione". La richiesta peraltro riveste carattere d’urgenza in quanto i termini per la costituzione in giudizio per il suddetto procedimento scadranno il 23 aprile. La questione era stata trattata anche nel question time del 20 marzo, per iniziativa, ancora una volta, di Giorgio De Vecchis. "Il comune di San Benedetto – aveva risposto il sindaco Antonio Spazzafumo – al momento non ha ancora deciso di esercitare la facoltà di costituirsi parte civile nel processo penale. Considerata la rilevanza e la delicatezza della decisione, il sottoscritto e la giunta, con l’assistenza giuridico-amministrativa del segretario generale, sta valutando la decisione più opportuna e conveniente da assumere".

Giuseppe Di Marco