Quei bambini in aiuto ai soldati

In Europa l'emozione per il coraggio di famiglie ascolane che salvarono un soldato inglese durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo 80 anni, i discendenti si incontrano per ricordare quel gesto di altruismo e solidarietà.

Ha fatto il giro di tutta Europa, destando emozione, la notizia dei parenti si un soldato inglese che durante la Seconda Guerra Mondiale ebbe salva la vita grazie al coraggio di un gruppo di ascolani che lo accudirono, sfidando impavidi i controlli dei soldati tedeschi, nascondendolo tra l’autunno del 1943 e l’estate del 1944 in una grotta al Monte di Rosara. Era fuggito da un campo di prigionia maceratese e si chiamava Dennis Hutton Fox, soldato del Reggimento delle Coldstream Guards, fatto prigioniero dalle truppe italo-tedesche in Libia. Domenica scorsa, a distanza di 80 anni, le due figlie, i nipoti e una pronipote di Dennis sono tornati ad Ascoli per incontrare i discendenti di quelle famiglie e visitare i luoghi in cui fu nascosto, insieme ad un altro commilitone inglese: il Monastero di San Giorgio e il monte di Rosara. Tra i ’salvatori’ Mattia Antonucci, uno dei tre padri di famiglia che decise di nasconderlo e proteggerlo. Con lui anche i fratelli Emidio e Lianna Tassi, oggi 90enni, per niente domi. All’epoca erano bambini come Giulio De Carolis che abitava a Monte di Rosara al quale il Feldmaresciallo comandante supremo alleato del Mediterraneo ha inviato poi un certificato assegnato "in segno di gratitudine e apprezzamento per l’aiuto dato ai marinai, ai soldati e agli aviatori del Commonwealth britannico delle nazioni che ha permesso loro di fuggire ed eludere la cattura da parte del nemico".

p. erc.