"Qui consiglieri come assessori. Adesso coinvolgiamo il Prefetto"

Fratelli d’Italia e Grottammare c’è vanno all’attacco: "Leggi ’innovative’".

"Qui consiglieri come assessori. Adesso coinvolgiamo il Prefetto"

"Qui consiglieri come assessori. Adesso coinvolgiamo il Prefetto"

Fratelli d’Italia e Grottammare c’è, che siedono sui banchi dell’opposizione nel consiglio comunale di Grottammare, tornano a denunciare con forza che i consiglieri comunali di maggioranza si comportano da assessori con la scusa d’aver ricevuto una delega che invece gli consente solo di essere "consulenti del sindaco" e non anche di farne le veci nell’attività amministrativa del Comune. Insomma dei ’vice assessori’, ben otto, che non sono figure previste dall’ordinamento, poiché il ruolo di consigliere delegato – fanno notare dalla minoranza – non assomiglia neanche lontanamente a quello dell’assessore. "A Grottammare si osservano delle ’innovazioni’ alla legge: i consiglieri delegati (ovviamente selezionati tra chi sostiene il sindaco) allegherebbero documenti alle lettere ordinarie inviate dagli uffici, organizzerebbero incontri utilizzando i mezzi riservati alla comunicazione istituzionale. Addirittura durante il Consiglio Comunale rispondono alle interrogazioni al posto degli assessori; in altre occasioni avrebbero dato dirette indicazioni ai funzionari – scrivono Fratelli d’Italia e Grottammare c’è – Insomma, forti di quella delega assegnata loro dal sindaco, travalicherebbero le loro competenze e si comporterebbero da vice-assessori, creando un forte squilibrio tra le forze e le prerogative del consiglio comunale, e tentando di comprimere ancor di più il ruolo dei consiglieri di minoranza. Sin dall’inizio del mandato abbiamo segnalato questa singolarità, più volte, in modo bonario – si conclude la nota del centro destra –. Vista però che non ci è stata data una risposta o un segnale soddisfacente, ci vediamo costretti a coinvolgere il Prefetto di Ascoli Piceno, organo competente, affinché si riequilibrino le forze democratiche in Consiglio".

Marcello Iezzi