Salvataggio in mare, abolita la pausa nell’ora di pranzo

Il servizio sarà attivo da giugno a settembre.

Il salvataggio in mare sarà attivo dal primo fine settimana di giugno al primo weekend di settembre, dalle 10 alle 18, senza ‘pausa pranzo’. È quanto stabilito nell’incontro di ieri mattina fra la Capitaneria di porto e i rappresentanti delle associazioni di categoria, fra cui Confesercenti, Confcommercio, Sib, Itb e Federconsumatori. Durante la riunione, le parti hanno convenuto sulla necessità di assicurare il servizio di salvataggio in mare senza soluzione di continuità, e quindi anche durante la pausa pranzo. La sospensione del monitoraggio, in realtà, non era affatto prevista dall’ordinanza risalente al 2019 e tuttora in vigore. L’articolo 4 dell’ordinanza, però, ammetteva che nel primo fine settimana di giugno, nonché in tutti i giorni feriali tra il secondo fine settimana di giugno e il primo weekend di settembre, dalle 13 alle 15, i concessionari avrebbero avuto la possibilità di impiegare un bagnino ogni 300 metri anziché 150, come invece è previsto per il resto della stagione balneare. Ora, invece, l’idea è di assicurare ai bagnanti un servizio continuo. Anche se l’aspetto non è stato specificato, l’ipotesi più plausibile è che questo verrà garantito anche nella fascia 13-15, fra giugno e settembre, in tutte le postazioni presenti sulla linea di costa, e quindi ogni 150 metri. Un cambiamento tutto sommato marginale, anche se in questo modo il controllo in battigia ne risulta migliorato. Per il resto si seguiranno le disposizioni dell’ordinanza sulla sicurezza balneare del 2019, e qualora la stagione dovesse essere prolungata, come l’anno scorso, Capitaneria, regione e balneari concerteranno cosa fare per quanto riguarda il salvataggio. Si ricorderà, infatti, che nell’estate 2023 vennero elevati diversi verbali nei confronti di alcuni chalet che non avevano garantito il servizio durante il prolungamento della stagione balneare fino al 1° ottobre. Le riunioni delle ultime settimane, quindi, sono andate in scena per evitare che si ripetesse la situazione dello scorso anno. Sempre secondo l’ordinanza se i concessionari intendono avviare le proprie attività per "soli fini elioterapici" possono farlo senza assicurare la presenza dei bagnini, ma sono comunque obbligati a issare bandiera rossa, posizionare cartelli monitori, nonché assicurare la presenza di materiale di primo soccorso.

Giuseppe Di Marco