Samb, una sfilza di errori che costano caro

Una squadra che avrebbe dovuto avere molti più punti degli attuali e che invece sta rischiando seriamente di non vincere il campionato

Samb, una sfilza di errori che costano caro

Samb, una sfilza di errori che costano caro

Quello della Samb è uno strano caso. Il caso di una squadra che è stata, nelle 19 gare disputate finora, sempre superiore nel gioco agli avversari. Lo è stata anche quando non ha giocato bene, come sul campo del Vastogirardi. Lo è stata anche contro le due principali big del torneo, ossia il Campobasso e L’Aquila. Se L’Aquila affrontata dai rossoblù e sconfitta nettamente dagli uomini di Lauro non è quella attuale (da allora gli abruzzesi hanno acquistato un numero di calciatori spropositato, che ricorda la campagna acquisti del primo Monza di Berlusconi, quello di Serie C), contro il Campobasso la Samb ha perso una partita nella quale i molisani non erano mai stati veramente pericolosi. I rivieraschi sono stati superiori all’avversario, e stavolta nettamente, anche con Vigor Senigallia e con il Tivoli due giorni fa, ma in due partite hanno portato a casa un punto. Come si spiega? Come si spiega che da dopo la partita con L’Aquila la squadra di Lauro ha perso undici punti dal Campobasso? Era a più cinque, e ora è a meno sei. La risposta più facile, in questi casi, è dare la colpa al tecnico, sulla graticola già prima del successo netto sul Sora. Dopo il pareggio in rimonta contro il Tivoli, immancabilmente, la piazza è tornata a chiedere la testa dell’allenatore, al quale si contestano i cambi tardivi, l’atteggiamento dimesso in panchina, l’aver insistito troppo a lungo su Alessandro. Il problema però è che gli urli dalla panchina non evitano i colpi di testa di Bontà, né tengono alta la concentrazione di una squadra troppo spesso soggetta a evidenti cali di tensione (due gol in un minuto con l’Atletico Ascoli; due gol in due minuti con il Tivoli, entrambi da fuori area). Se così fosse, Eziolino Capuano, che tanto strilla a bordo campo, allenerebbe il Real Madrid. Se poi i cambi sono una roulette, l’aver insistito su Alessandro è stato un tentativo di ritrovare una punta che, fino ad agosto, era comunemente ritenuta un top player di categoria. Eppure, di nuovo, come si spiega che la Samb ha perso così tanti punti nell’ultimo periodo? Da una parte pesa la cervellotica regola degli under, che costringe a un sudoku senza senso sul mercato, perché poi c’è da incastrare i ragazzi nell’undici titolare. Finisce così che alcuni di loro vengono lanciati forzatamente nella mischia. E poi ci sono gli episodi e gli errori individuali, che sono costati punti su punti. Andrebbero limitati, e quei sì che Lauro può e deve operare. Ma i calciatori ci devono mettere del loro, perché il calcio non è Cluedo: non c’è mai un unico colpevole. Pierluigi Capriotti