Se non concludi mai c’è poco da fare. Serve ben altro per sperare nella salvezza

Il pareggio dell'Ascoli contro la Reggiana non aiuta la lotta per la salvezza. La squadra di Nesta resta a +5 dalla zona retrocessione, con la speranza di evitare i playout sempre più remota. Serve maggiore coraggio e determinazione per invertire la situazione.

Se non concludi mai c’è poco da fare. Serve ben altro per sperare nella salvezza

Se non concludi mai c’è poco da fare. Serve ben altro per sperare nella salvezza

Valerio

Rosa

Un punticino che muove la classifica ma che non aiuta di certo a rimanere attaccati al treno salvezza. Anzi. L’Ascoli doveva vincere la sfida con la Reggiana per avvicinare gli emiliani in classifica e alimentare le speranze salvezza e invece il pareggio mantiene la squadra di Nesta a +5 e ora l’obiettivo più raggiungibile per i bianconeri sembra essere solo quello di occupare un posto playout e poi giocarsi il tutto per tutto negli spareggi per non retrocedere. A dieci giornate dalla fine non ci si può certo demoralizzare, ma se non si tira in porta è davvero difficile fare gol. Anche stavolta la squadra di Castori ha badato più a difendere che ad attaccare e dopo l’espulsione di Viviano si è proprio chiusa dietro, complici anche i cambi ‘cervellotici’ del tecnico. Alla fine c’è voluta pure una super parata del debuttante portiere Devis Vasquez per evitare la beffa. Insomma c’è poco da dormire sonni tranquilli. Ma la squadra è questa con tutti i suoi limiti. Servirebbero più coraggio, maggiore intensità nel cercare di trovare la strada del gol, ma se il portiere avversario alla fine fa da spettatore per tutta la gara, c’è poco da recriminare. Il pareggio è un brodino che mantiene in vita una squadra decisamente poco competitiva, E in questo finale di stagione servirà ben altro, a partire dal posticipo di lunedì sera a Genova contro la Sampdoria.