"Servono altre telecamere" Sicurezza, l’allarme del Sap

Massimiliano D’Eramo: "Non è la prima volta che si verificano fatti gravi in riviera".

"Servono altre telecamere"  Sicurezza, l’allarme del Sap

"Servono altre telecamere" Sicurezza, l’allarme del Sap

In riviera servono più videocamere di sorveglianza e il commissariato deve essere promosso a livello ‘dirigenziale’. A dirlo è il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), che mettendo a confronto il territorio coperto dalla videosorveglianza sambenedettese con quella ascolana, mette in evidenza quanto ancora sia carente il comparto sicurezza sul litorale. A dire la sua è il segretario provinciale Massimiliano D’Eramo, che in tal senso cita la recente aggressione a danno di due giovani turisti giuliesi, avvenuta all’inizio del lungomare: "Non è la prima volta che sul lungomare della località rivierasca si verificano fatti delittuosi di particolare gravità – scrive D’Eramo – poiché solo pochi giorni prima di questo grave fatto, altri due turisti romani erano stati attaccati a calci e pugni finendo in ospedale. Alcuni mesi fa avevo ritenuto necessario lanciare l’allarme, sullo stato della sicurezza della nostra provincia, rammentando che le forze dell’ordine, per poter essere efficaci, devono essere messe nelle condizioni di poterlo farlo anche attraverso investimenti nella prevenzione, come l’adozione di misure essenziali minime, quali sistemi di videosorveglianza nelle aree cittadine".

Il sindacalista ricorda come l’integrazione dei sistemi di videosorveglianza fosse stata sollecitata, a suo tempo, dalla stessa prefettura. "A distanza di mesi da quell’intervento – continua D’Eramo – soprattutto nella località rivierasca non posso non annotare con preoccupazione un ritardo nel dare esecuzione a quanto richiesto, a differenza del capoluogo Piceno, dove è notizia di oggi che oltre alle telecamere già istallate, dopo le aggressioni avvenute anche nel capoluogo, si è deciso di intervenire per piazzarne altre". Il fatto è che, anche se la zona dell’Albula è coperta, a non avere gli apparecchi sono ancora molte zone della città. In alcune aree, addirittura, la copertura pro capite sarebbe a malapena dello 0,38%. "Poiché questa organizzazione sindacale è particolarmente sensibile all’attuazione della norma inerente alla videosorveglianza urbana promuoverà nelle prossime settimane incontri con le autorità locali e provinciali affinché l’attenzione sul tema rimanga alta". Un passaggio sul commissariato è inevitabile: "Concludo nel compiacermi con il consigliere comunale Paolo Canducci – dice D’Eramo – che ha preso la nostra stessa presa di posizione che portiamo avanti da diversi anni, ovvero della necessità di innalzare il livello del commissariato a dirigenziale, così permettendo l’invio di un congruo numero di personale".

Giuseppe Di Marco