"Servono due nuove case di comunità"

Il Pd all’attacco, intanto nello scambio tra Comune e Ast c’è un parcheggio.

"Servono due nuove  case di comunità"

"Servono due nuove case di comunità"

È con un parcheggio di almeno 38 stalli, che il comune di San Benedetto coprirà la differenza di valore che intercorre fra il terreno di Ragnola, dove sorgerà la casa di comunità, e il distretto di via Romagna, che verrà ceduto all’ente rivierasco. Nel frattempo, però, monta la polemica per il fatto che sul litorale Piceno sia stata prevista un’unica casa di comunità, anziché due. Si ricorderà che l’Agenzia delle Entrate, nel valutare i due beni, aveva fatto emergere un gap di 357mila euro in favore del distretto centrale. Ora il comune si appresta ad approvare in giunta la cessione del diritto di superficie del terreno, un appezzamento di circa 3.200 metri quadri sul quale sorgerà l’ospedale di comunità, su tre piani. Per ottenere in permuta la proprietà del distretto, però, il comune doveva coprire la differenza, e ha deciso di farlo realizzando un parcheggio pubblico a servizio della struttura sanitaria di Ragnola. Insomma, tutto sembra risolversi per il meglio, ma nel frattempo, nel dibattito, si è inserita una nuova domanda: quante case di comunità deve avere San Benedetto e il suo distretto?

Per il Pd, una non basterebbe. "Servono due nuove case di comunità a servizio della costa picena per i cittadini di Grottammare, San Benedetto, Monteprandone, la Valtesino e Cupra Marittima con la Valmenocchia – scrive la sezione sambenedettese dei democrat – il Piceno è il territorio più penalizzato rispetto agli altri in termini di case ed ospedali di comunità. Vista la loro straordinaria funzione per alleggerire l’afflusso nelle strutture ospedaliere e visto che se ne prevede almeno una ogni 40mila abitanti, riteniamo che la zona che comprende la zona della costa picena per i cittadini di Grottammare, San Benedetto, Monteprandone, la Valtesino e Cupra Marittima con la Valmenocchia debba vedere realizzate due nuove case di comunità con caratteristiche ‘hub’, ovvero aperta 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno – continuano i segretari Costantini, Giorgi, Biocca, Ricci e Carosi – Essa ha caratteristiche importanti, come la presenza di equipe multiprofessionali, il Punto Unico di Accesso (Pua) sanitario, il punto prelievi, servizi diagnostici e telemedicina, ambulatori specialistici per le patologie ad elevata prevalenza e molo altro. Su questo tema riteniamo necessario sollecitare i sindaci della provincia ed in particolare quelli del distretto di San Benedetto affinché la regione preveda gli investimenti necessari a garantire i diritti dei cittadini attraverso misure ad hoc".

g.d.m.