"Si poteva fare di più, così ci serve a poco"

Komino, responsabile del Piceno: "Ci sarà poca affluenza". Zeppilli, di Articolate: "I corsi finiscono a giugno"

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L’allentamento delle misure anti Covid-19 stabilito dal Governo, se da una parte traghetterà verso quella normalità da tutti desiderata e auspicata dopo oltre due anni di pandemia, dall’altra non sarà invece ancora tale, come nel caso dei cinema e dei teatri, da restituire la piena libertà di fruizione di alcuni luoghi. "Sinceramente – dice Ina Komino, responsabile del ‘NuovoCineTeatro’ Piceno – mi aspettavo un allineamento dell’Italia con il resto dell’Europa per quanto riguarda i luoghi della cultura. In Francia, Spagna, Gran Bretagna, non c’è obbligo di indossare la mascherina nei cinema. Al di là di questo, con l’arrivo della primavera c’è talmente poca affluenza in sala che, sia la mascherina, sia il Green pass, diventano inutili perché comunque c’è un abbondante distanziamento tra il pubblico. Temo che chi sta prendendo le decisioni non conosce la situazione che stanno vivendo le sale cinematografiche. Bisognerebbe capire se sono vuote a causa dell’obbligo del Green pass e della mascherina: piuttosto che vedersi un film con il Dpi al cinema, le persone magari preferiscono vederselo in libertà a casa. Il nostro pubblico, comunque, è tornato sempre nonostante le misure di sicurezza. Togliere il Green pass cambierà poco la situazione, mentre eliminare la mascherina avrebbe potuto migliorarla, soprattutto ora che stiamo andando verso la fine della stagione. E poi, vedere i sorrisi delle persone sarebbe stato un bel messaggio di speranza".

"Per noi – continua Federica Zeppilli, titolare della scuola di danza ‘Articolate’ – questa normativa, ora, è abbastanza inutile. Capisco che lo sia per chi svolge attività di ristorazione, ma per chi come me ha una scuola di danza non cambierà nulla a questo punto dell’anno perché i corsi termineranno a fine giugno. Vediamo, invece, quello che accadrà da settembre". "Le nuove misure che ci sono state comunicate non sono ancora complete – dice Luciano Cappelli, responsabile tecnico della palestra ‘Tonic’ di Ascoli –. L’unica comunicazione certa è che dal primo maggio (da domani ndr) non dobbiamo più richiedere ai clienti il Green pass e nemmeno la mascherina, non sono più obbligatori. Stiamo invece attendendo dal Dipartimento dello sport tutte le informazioni che riguardano il distanziamento, il contingentamento degli spazi, l’apertura del bagno turco, la messa a disposizione dei phon all’interno degli spogliatoi. Fortunatamente, comunque, abbiamo ripreso a lavorare, non dico a pieno ritmo, ma in maniera positiva. E’ chiaro che quelle fascia di clientela non vaccinata, che ha il tesseramento attivo o scaduto e non ancora rinnovato, è un po’ titubante per il fatto che non è chiaro se a settembre o ottobre ritorneranno di nuovo le restrizioni, e dunque non vuole impegnarsi a sottoscrive un abbonamento di media lunga durata".

Lorenza Cappelli