Continua il braccio di ferro tra la parte sindacale e la commissaria dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, Vania Carignani, relativamente alla decisione di quest’ultima di revocare, sembrerebbe per mancanza di copertura finanziaria, le procedure per la definizione dell’assetto delle funzioni del personale sanitario e amministrativo e, contestualmente, le prove concorsuali già espletate con la pubblicazione delle relative graduatorie. La commissaria avrebbe dato oggi quale termine ultimo al direttore del personale Massimo Esposito (sotto la cui direzione di Area vasta i concorsi si sono svolti) per l’annullamento della procedura.
Esposito procederà in tal senso? Sembrerebbe non essere intenzionato. Intanto, sono già molte, si parla di un’ottantina, le diffide a non procedere arrivate sulla scrivania della Carignani da parte dei vincitori dei concorsi. Insomma, una situazione di forte tensione nell’ambiente degli ospedali Piceni che ha portato, lunedì scorso, a un’assemblea-protesta promossa da Cgil, Cisl, Uil, Fials e Ugl salute. Alla stessa hanno partecipato i vincitori e gli idonei delle selezioni interne indette dalla direzione dell’Area vasta 5, a dicembre 2022 "in ossequio – fanno sapere le sigle sindacali – alla vigente normativa contrattuale". "La commissaria – scrivono in un documento i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Fial, Ugl salute e Rsu – ha posto in essere una vera e propria condotta antisindacale in quanto ha violato il diritto delle stesse rappresentanze al confronto su tale problematica. La sua iniziativa, qualora posta in essere, procurerà un gravissimo disservizio al sistema sanitario locale: alimenterebbe inverosimilmente la conflittualità negli ambienti di lavoro, e l’apertura di un contenzioso che si trascinerebbe per anni. Tale decisione viola il principio della conservazione degli atti, nonché il provvedimento adottato sarebbe viziato da incompetenza, quantomeno relativa, in considerazione della circostanza che gli atti adottati prima della costituzione dell’Ast sono di competenza della commissaria straordinaria, già direttrice dell’Asur, Nadia Storti. I numerosi partecipanti all’assemblea, all’unanimità, hanno condiviso la necessità di inoltrare alla Carignani, singole diffide a non adottare atti in danno ai loro interessi, preannunciando iniziative giudiziarie a tutela dei loro diritti con addebito dei relativi danni subiti alla stessa commissaria".
Lorenza Cappelli