"Start, noi esclusi da Spazzafumo"

La rabbia di Loggi dopo le nomine: "Mancata volontà di creare una collaborazione con la provincia"

"Start, noi esclusi da Spazzafumo"

"Start, noi esclusi da Spazzafumo"

Nomine Start, si alza la cortina di ferro fra San Benedetto e la provincia di Ascoli. Quella che sulla carta avrebbe dovuto essere una partita a tre, ovvero tra Palazzo San Filippo, l’Arengo e Viale De Gasperi, nell’assemblea dei soci andata in scena il 20 febbraio si è rivelata favorevole per il capoluogo e il comune costiero. Non per l’ente presieduto da Sergio Loggi, visto che la riunione ha partorito la decisione di aumentare il numero dei componenti del cda da tre a cinque, in uno schema che vedrebbe la riconferma per Enrico Diomedi (presidente), Davide Straccia (vice) e Raffaele De Chiara, nonché l’ingresso di Arrigo Silvestri e Leonardo Grossi, entrambi sostenuti dal vertice della riviera. Nulla da fare, quindi, per Andrea Manfroni, nome sostenuto dalla provincia. Un esito che fa capire come siano mutati gli equilibri fra i tre interlocutori della questione Start. A metterlo in chiaro è lo stesso Sergio Loggi: "Prendo atto ancora una volta – scrive il presidente della provincia – di come l’amministrazione comunale di San Benedetto abbia voluto, a mio giudizio senza motivi validi, mancare all’opportunità di creare una collaborazione con la provincia. Ciò, nonostante i tanti rapporti intercorsi in queste settimane e in questi mesi, nei quali si è discusso ovviamente degli assetti territoriali tra cui anche quelli afferenti le modalità di gestione del servizio di trasporto pubblico locale su gomma. Questioni e problematiche che avrebbero meritato un’attenzione maggiore in termini e modalità di gestione dell’azienda piuttosto che un allargamento del cda. Ad ogni buon conto la provincia di Ascoli, in un reciproco riconoscimento delle funzioni, ha sostenuto le richieste e gli accordi fatti in incontri formali con il sindaco ed alcuni esponenti dell’amministrazione sambenedettese, che prevedevano un rinnovamento forte del cda senza aumentarne i componenti, i quali spero a questo punto vogliano non innalzare il tetto di spesa complessivo delle indennità. Prendo quindi atto di come il sindaco abbia disatteso quanto accordato insieme".

Questo sulla Start non è di certo il primo allontanamento politico fra il comune rivierasco e la provincia. Si pensi alla questione ospedale, dove Loggi ha più volte chiesto un confronto fra i sindaci del territorio, prima di siglare accordi o protocolli. "Faccio gli auguri di buon lavoro ai membri del cda uscente oggi riconfermato – conclude Loggi – e ai due nuovi componenti aggiunti, nella consapevolezza che il lavoro da fare per migliorare il trasporto dei cittadini del Piceno è molto".

Giuseppe Di Marco