Terremoto, dietrofront Superbonus. Albano: "Il cratere è salvo". Fioravanti: "Serve sinergia"

La sottosegretaria all’Economia: "Non è previsto alcun blocco a cessione di credito e sconto in fattura per i crediti del sisma"

Il sindaco di Marco Fioravanti e il commissario Guido Castelli insieme per l’affidamento lavori del ponte a Monticelli

Il sindaco di Marco Fioravanti e il commissario Guido Castelli insieme per l’affidamento lavori del ponte a Monticelli

Ascoli, 29 marzo 2024 – “Non è previsto alcun blocco a cessione di credito e sconto in fattura per i crediti ’superbonus sisma’, relativi alla ricostruzione del cratere appenninico, ma solo azioni di monitoraggio per salvaguardare i conti pubblici ".

Così in serata la nota che arriva direttamente dal ministero dell’Economia chiarisce quasi tutti i dubbi in merito al pasticcio Superbonus. Dopo le violente proteste degli amministratori locali, a iniziare dal sindaco di Arquata Michele Franchi, sulla paura che lo stop al Superbonus deciso dal Governo Meloni avrebbe potuto bloccare la ricostruzione del terremoto di ormai otto anni fa, il ministero fa dietrofront.

"Abbiamo aspettato che fosse ufficiale – commenta la sottosegretaria all’Economia Lucia Albano – e possiamo dirlo con certezza: il cratere del sisma è salvo, la ricostruzione andrà avanti".

In merito al "monitoraggio" citato nella nota, termine che aveva aggiunto un po’ di confusione in una giornata già al cardiopalma, la sottosegretaria chiarisce: "Si tratta di un tetto alla spesa complessiva. Controlli sulla misura del Superbonus avrebbero dovuto essere fatti a monte, cosa che non è avvenuta. In ogni caso con il provvedimento di stasera – ieri, ndr –, abbiamo garantito il prosieguo della ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto che non saranno toccate dalle nuove norme riuscendo allo stesso tempo – conclude – a non danneggiare i conti pubblici".

A stretto giro di posta il commento su Facebook del presidente Francesco Acquaroli: "Il governo, nel decreto Superbonus, in fase di emanazione, ha deciso di salvaguardare questa misura solo per il cratere sismico consentendo alla ricostruzione di non avere alcun rischio di interruzione, e questo non è mai stato in dubbio".

"Non posso che ringraziare – si legge ancora sulla pagina Facebook del presidente – il sottosegretario Lucia Albano, il commissario Guido Castelli, il ministro Giancarlo Giorgetti e tutto il governo guidato da Giorgia Meloni, perché ancora una volta hanno confermato, nonostante le difficoltà del momento contingente, sensibilità nei confronti di questo tema, vicinanza al nostro territorio e coerenza rispetto a quanto sempre dichiarato. Voglio ricordare che questo governo ci ha dimostrato, con misure concrete, più di quanto la nostra regione si sia vista riconoscere in decenni" conclude Acquaroli.

In serata anche il plauso del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli: "Ho personalmente rappresentato al Governo le esigenze del cratere e la certezza di non essere lasciato solo. Il decreto consentirà ai proprietari degli immobili lesionati o distrutti dal sisma di continuare a sommare il contributo sisma alle agevolazioni offerte dal 110%", aggiunge.

L’affaire superbonus aveva messo in ambasce anche l’Anci che ieri aveva fatto conoscere la propria posizione attraverso il presidente regionale Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli.

"Stiamo mettendo in campo tutte le azioni per scongiurare l’eliminazione delle agevolazioni del superbonus nelle aree terremotate, soprattutto ora che sono stati sbloccati tanti cantieri pubblici e privati".

Secondo Fioravanti bisognava assolutamente fare andare avanti la ricostruzione. "Con il commissario alla ricostruzione Guido Castelli siamo concentrati sulla questione, coinvolgendo anche la sottosegretaria al Mef Lucia Albano e il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli".

Nel caso non fosse possibile reintrodurre le agevolazioni per il cratere sismico? "Non riesco a fare previsioni – aveva ammesso Fioravanti, prima di ricevere la buona nuova da Roma – come minimo ci sarebbe un rallentamento. Sicuramente bisogna fare un grande lavoro di mediazione e sinergia per migliorare la norma, che si inserisce però in una logica più grande".