Tra rush finale e partenze . Da corso Trento e Trieste al nuovo parco Saladini: ecco la mappa dei cantieri

Tanti gli interventi urbani, la maggior parte finanziati dai fondi del Pnrr: da poco partiti in piazza San Tommaso, Lungo Castellano e San Domenico. Non manca l’attenzione all’illuminazione e alle zone più degradate. .

Tra rush finale e partenze . Da corso Trento e Trieste al nuovo parco Saladini: ecco la mappa dei cantieri

Tra rush finale e partenze . Da corso Trento e Trieste al nuovo parco Saladini: ecco la mappa dei cantieri

L’Arengo entra nel vivo della fitta serie di interventi che andranno a segnare questi mesi che dividono dalla prossima tornata elettorale, nella quale il sindaco uscente Marco Fioravanti proverà a non farsi sfuggire la riconferma. Il biennio 2024-2025 comunque si renderà decisamente importante sotto tanti altri punti di vista. Mancano soltanto gli ultimi dettagli per chiudere definitivamente la complicata pratica corso Trento e Trieste. Qui, una volta ultimata la pavimentazione, si era deciso di riaprire la via ai pedoni soltanto in occasione del Carnevale per poi provvedere a concludere anche i lavori legati a marciapiedi e illuminazione. Nel frattempo le ultime settimane hanno visto allestiti altri cantieri, tra cui quelli di piazza San Tommaso (Porta Romana) e Lungo Castellano dove si sta procedendo alla prosecuzione del percorso ciclopedonale che attraverserà l’intera città. In entrambi i casi purtroppo residenti e viabilità sono dovuti andare di nuovo incontro agli inevitabili quanto necessari disagi che si dovranno fronteggiare per consentire il regolare svolgimento delle attività di cantiere rispettivamente previste nelle due zone. Il grosso dei progetti programmati però continua a riguardare le opere finanziate dai fondi Pnrr nell’ambito del Piano nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua).

L’amministrazione, dopo aver provveduto ad aggiudicare i quattro appalti integrati, ora sta ammirando l’effettivo decollo degli interventi che dovranno essere terminati entro il 31 marzo 2026. Di recente abbiamo parlato proprio del nuovo parco che vedrà la luce all’interno di villa Saladini Pilastri che costituirà il centro nevralgico del welfare urbano. Il programma stilato prevede una ricostruzione complessiva degli 8.800mq di verde rispettando i canoni del giardino all’italiana. Qui saranno risanate le alberature e le siepi dell’area verde. Saranno restaurati anche i manufatti presenti adottando interventi di riduzione della vulnerabilità sismica, con l’obiettivo di sfruttare la nuova area anche per iniziative pubbliche. È prevista, inoltre, la messa a terra di percorsi pedonali, abbattendo le barriere architettoniche presenti per favorire la fruizione da parte delle persone fragili. L’importante processo di riqualificazione abbraccerà anche l’ex convento di San Domenico, l’ex caserma Vecchi e l’edificio di via Giusti. La struttura posizionata all’interno del quartiere della Piazzarola andrà ad ospitare un polo intergenerazionale. Nei programmi dell’Arengo invece è previsto l’allestimento di un housing sociale a palazzo Giusti che proprio nel mese scorso ha comportato il contestuale trasferimento degli uffici comunali. Infine un’altra opera sta riguardando anche via delle Stelle, per tanto tempo divenuta preda di vandali degrado. Anche qui si è decisi di intervenire mettendo mano allo storico ciottolato per provvedere ai sottoservizi. A seguire sarà la volta della sistemazione che riguarderà i parapetti e le paline dell’illuminazione. Uno degli scorci più caratteristici delle cento torri così potrà tornare a splendere agli occhi di turisti e cittadini.

Massimiliano Mariotti