Tribunale verso lo sfratto: "Che rischio per il Piceno"

L’ordine degli Avvocati all’attacco dell’Agenzia del Demanio: "Comportamento superficiale e sconsiderato, hanno disertato il primo incontro di mediazione" .

Tribunale verso lo sfratto: "Che rischio per il Piceno"

Tribunale verso lo sfratto: "Che rischio per il Piceno"

Lo sfratto del tribunale di Ascoli dall’immobile di piazza Orlini ha provocato vasta preoccupazione tra i vari ’protagonisti’ dell’amministrazione della giustizia. In campo è sceso anche l’Ordine degli avvocati della Provincia di Ascoli che annuncia l’intenzione di interessare nei prossimi giorni il Consiglio Nazionale Forense "affinché avvii interlocuzioni dirette con il Ministro della Giustizia allo scopo di risolvere definitivamente una tale inaccettabile situazione". L’Ordine degli avvocati ha perso atto della sentenza emessa lo scorso 5 maggio dal giudice Paola Mariani che ha respinta l’opposizione proposta dall’Agenzia del Demanio ritenendo fondata e quindi legittima l’azione per la convalida di licenza di finita locazione intrapresa dalla società locatrice, il fondo immobiliare InvestiRE Sgr, e segue con estrema preoccupazione le vicende che stanno coinvolgendo l’immobile dove è ubicato il tribunale di Ascoli. Nei giorni scorsi si è riunito il consiglio dell’Ordine durante il quale è emersa forte e chiara l’importanza del momento.

Forte la critica all’Agenzia del Demanio. "Non possiamo non considerare superficiale e sconsiderato il comportamento processuale tenuto dall’Agenzia del Demanio, la quale, per mezzo della propria avvocatura distrettuale, ha incomprensibilmente e deliberatamente disertato il primo incontro di ’mediazione demandata’ disposta dal giudice assegnatario del procedimento di sfratto, ottenendo ad oggi un ordine di liberazione dell’immobile entro e non oltre il 29 dicembre 2026" afferma il presidente dell’Ordine, avvocato Paolo Travaglini. Secondo gli avvocati della provincia di Ascoli, ciò che forse sfugge a chi è deputato a confrontarsi con la società locatrice per dipanare le problematiche relative all’utilizzo del palazzo di Piazza Orlini, è che "una tale inqualificabile situazione mette a rischio lo svolgimento nel territorio Piceno di una funzione pubblica necessaria e indispensabile per preservare l’ordinamento democratico". Nonostante i reiterati sforzi e le continue interlocuzioni con il presidente del tribunale, il procuratore e, non ultima, con l’amministrazione comunale, "non sembra vi sia effettiva contezza della gravità della situazione da parte dell’Agenzia del Demanio. Pertanto, l’Ordine degli Avvocati di Ascoli, non essendo più disponibile ad accettare un tale omissivo comportamento, provvederà a coinvolgere il Consiglio Nazionale Forense.

Peppe Ercoli