"Troppe auto, servono alternative"

I dati sulla mobilità presentati ieri in consiglio comunale: "Ci sono 70 vetture ogni 100 abitanti"

"Troppe auto, servono alternative"

"Troppe auto, servono alternative"

Troppe auto, che vengono utilizzate in modo eccessivo rispetto a treni, autobus e biciclette. È questa l’istantanea offerta ieri dall’amministrazione comunale e dalla Isfort, società che ha steso il rapporto preliminare sulla città propedeutico alla redazione del futuro Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums). Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Antonio Spazzafumo, gli assessori Bruno Gabrielli e Laura Camaioni, il dirigente Giorgio Giantomassi, il tecnico Gionni Tiburtini, Francesco Colarossi ed infine Carlo Carminucci della Isfort. È stato proprio quest’ultimo ad esporre le risultanze dell’analisi, che ha messo in chiaro quale sia la situazione della riviera: "Il tasso di motorizzazione, a San Benedetto, è di 68-70 auto ogni 100 abitanti – ha detto il tecnico – ma il dato grave è che il parco auto sta crescendo, e stenta a ringiovanire, visto che c’è una forte presenza di Euro 3. Infine, la città non ha problemi di sforamento per quanto riguarda polveri sottili e biossidi, ma ha un dato preoccupante sul consumo di suolo, che sta sul 37%".

Il trend non migliora per quanto riguarda la presenza di pendolari: "A San Benedetto – ha affermato Carminucci – ce ne sono circa 23mila al giorno, di cui due terzi restano nel territorio comunale per studio o lavoro. Viene da sé, quindi, che ci troviamo di fronte ad un polo urbano vivace, ma anche più congestionato rispetto alla media. Sul totale dei pendolari, il 60% usa l’auto, il 25% va a piedi, l’8% usa i mezzi pubblici e un altro 8% la bicicletta". Insomma, non proprio una tendenza confortante. A far riflettere, quindi, è la statistica sul traffico, rilevata a metà novembre: "Sulla sopraelevata, dalle 7 alle 21 di un giorno feriale, abbiamo registrato 30mila passaggi veicolari, e circa 20mila di domenica. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, l’offerta a livello urbano è sottodotata rispetto ad altre città marchigiane paragonabili, come Senigallia e Fano, e decisamente rispetto ad Ascoli: circa un terzo in meno. Infine, per quel che riguarda la ferrovia, San Benedetto ha una stazione intermedia che genera un flusso di circa 1 milione di passeggeri all’anno, di cui un terzo pendolari".

Per ridurre l’utilizzo dei mezzi privati, dicono i tecnici, sarà importante favorire gli spostamenti sulla linea est-ovest, anziché nord-sud. L’iniziativa, fortemente voluta dall’assessore Gabrielli, va avanti: terminata l’analisi ricognitiva, si passerà alla progettazione vera e propria del piano, che dovrebbe essere presentato in autunno.

Giuseppe Di Marco