Un giardino per Emanuela. La polizia omaggia l’agente

A Loi, uccisa in via D’Amelio per mano mafiosa, è stato intitolato il parco di via Verdi: "Ora chi entra qui avrà l’opportunità di ricordarla".

Un giardino per Emanuela. La polizia omaggia l’agente

Un giardino per Emanuela. La polizia omaggia l’agente

"Questo giardino è frequentato dai bambini, dai ragazzi, dalle famiglie che ora, entrandovi, avranno l’opportunità di ricordare Emanuela Loi, in un luogo pieno di fiori, che annuncia la primavera, la nostra primavera". Con queste parole il prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, ha salutato ieri mattina l’intitolazione del parco di via Verdi alla memoria dell’agente della Polizia di Stato Emanuela Loi, uccisa in via D’Amelio per mano mafiosa e prima donna della Polizia di Stato vittima di attentato. Alla cerimonia hanno partecipato il questore di Ascoli Giuseppe Simonelli, il sindaco Marco Fioravanti, il prefetto Sante Copponi l’arcivescovo emerito di Pesaro mons. Piero Coccia, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, l’assessore regionale Andrea Antonini, autorità civili e militari, i rappresentanti Anps delle sezioni di Ascoli, Ancona, Macerata e Civitanova Marche. "L’intitolazione del parco pubblico alla giovane poliziotta caduta in servizio, il cui nominativo è custodito nel sacrario dell’Istituto Superiore di Polizia, rappresenta motivo di profondo orgoglio per tutto il personale della Polizia di Stato e per l’intera comunità della provincia di Ascoli" ha detto il questore Simonelli che ha letto una lettera di saluto inviata dalla sorella di Emanuela Loi, Claudia, grata per il pensiero che la città di Ascoli ha avuto per ricordare Emanuela.

Nel suo intervento, il vice capo della polizia Rizzi ha ripercorso brevemente la storia dell’agente Loi. "E’ entrata nella Polizia di Stato quasi per caso, è stata destinata al reparto scorte della Questura di Palermo; la prima persona che ha protetto è stato il futuro presidente della Repubblica Sergio Mattarella" ha raccontato agli studenti dell’Isc Borgo Solestà-Cantalamessa, presenti alla cerimonia.

"Dopo qualche tempo è stata assegnata alla scorta di Paolo Borsellino e insieme a lui ed altri quattro colleghi della Polizia di Stato, a soli 24 anni, è morta in via D’Amelio il 19 luglio del 1992". Il prefetto Rizzi ha poi ricordato il coraggio di Emanuela che "era capace di rassicurare i suoi genitori, preoccupati per i rischi che correva. Quel coraggio e quella passione, saranno ora ricordati da tutte le famiglie che frequenteranno il giardino a lei dedicato" ha concluso. "Il Comune di Ascoli ha voluto intitolare il parco all’agente Loi perché – ha spiegato il sindaco Fioravanti – qui sono cresciute generazioni di ascolani ed è motivo di orgoglio dedicarlo ad una grande donna".

Peppe Ercoli